Venerdì, 19 Ottobre 2012 - 02:00 Comunicato 3232

Approvato dalla Federazione Italiana dei Club Unesco, oggi la presentazione
NASCE IL CLUB UNESCO DI TRENTO, UNICA REALTA' DELLA REGIONE TRENTINO ALTO-ADIGE

Diritti umani, pace, educazione, cultura, scienza e patrimono sono le parole chiave del primo Club Unesco sul territorio regionale, che ha assunto la denominazione di "Club Unesco Trento e ha sede in Via Calepina presso il Museo delle Scienze. In serata è stato presentato in Sala Affreschi presso la Biblioteca comunale del capoluogo trentino alla presenza dell'antropologa e presidente del Club di Trento, Marta Villa, degli assessori provinciali Mauro Gilmozzi e Franco Panizza nonché dell'assessore alla cultura, Lucia Maestri. Con loro anche Renata Capria D'Aronco, presidente del Club Unesco di Udine e membro del segretariato generale della Federazione Italiana Club Unesco e Maria Luisa Stringa, presidente della Federazione italiana dei Club Unesco (FICLU), nonché membro dell'esecutivo della Federazione Mondiale dei Club Unesco (FMACU).-

Conta già una quarantina di soci il club appena nato a Trento e molti sono giovani che hanno fatte proprie le azioni del club sintetizzabili in: promuovere, contribuire, diffondere, divulgare, organizzare, collaborare. "Il Club vuole farsi promotore delle finalità dell'Unesco mondiale, sensibilizzando la popolazione riguardo le tematiche generali perseguite dall'organizzazione", così recita un pieghevole distribuito alla presentazione. I Club Unesco sono l'unica emanazione/partner (ONG) riconosciuta dall'Unesco sul territorio e ne dipendono direttamente. Nato con una consistente componente giovanile, il club crede che un futuro di pace sia possibile proprio grazie al contributo attivo e responsabile delle nuove generazioni, capaci di apportare energia e innovazione.
La presidente Marta Villa, dopo aver illustrato brevemente le finalità del Club ha invitato a parlare l'assessore alla cultura Franco Panizza che ha ringraziato, innanzitutto "per aver promosso questo club Unesco che è una felice novità per Trento e che potrà operare con competenza, con passione e con entusiasmo. Il Trentino è ricco di storia, di cultura e qui ci sarà molto da lavorare. Nel nostro territorio ci sono due siti Unesco, le Dolomiti e il Museo delle Palafitte di Ledro. E quella dell'Unesco è una carta che ci impone responsabilità. Stiamo lavorando per il riconoscimento Unesco ad un altro sito quello legato ai forti della Grande Guerra. Siamo tutti impegnati per valorizzare al meglio il nostro territorio."
E' poi intervenuto l'assessore Mauro Gilmozzi a cui fa capo il progetto Dolomiti Unesco fin dal suo esordio. "Soddisfazione anche da parte mia perché con un soggetto come il Club ci sentiamo più capaci e ricchi di stimoli che porteranno certamente a buoni frutti. Io mi sono preso carico i Beni Naturali, quindi le Dolomiti. La sfida vede al nostro fianco anche i colleghi e le istituzioni delle province di Belluno, Bolzano, Udine e Pordenone e delle regioni di Veneto e Friuli Venezia Giulia. La nostra autonomia ci permette di avere una competenza molto ampia, non solo la proprietà del Bene ma anche la possibilità di gestirlo finanziariamente. La sfida non era e non è facile, il territorio e molto vasto ma ciò che più conta è che siamo riusciti a far passare come paesaggio naturale quest'idea di paesaggio con la presenza umana e il paesaggio e l'uomo sono un unicum. Diversamente da altri territori, come Yellowstone, considerati Beni naturali Unesco ma in un'accezione più wilderness. Le Dolomiti hanno un diverso concetto di naturalità legato alla presenza umana. Per noi questo è stato molto importante, anche perché fa parte delle politiche per fare in modo che la gente possa continuare a vivere in montagna. Proprio per questo abbiamo istituito una Fondazione, che è il modo con il quale abbiamo potuto dimostrare che c'era capacità di stare insieme, una struttura capace di attivare una sinergia per governare le Dolomiti. Non è una struttura eccessiva per quanto riguarda i costi. L'Unesco ha particolarmente apprezzato e il verificatore IUCN Worboys, ci riconosce di essere un poco i pionieri di una gestione comunitaria che funziona. Importante è, e molto, la responsabilità che questo territorio si è assunto. Benvenga il Club e tutte le iniziative che riusciremo a fare insieme".
L'assessore Gilmozzi ha poi posto l'accento sull'importanza della formazione (una delle reti che il trentino gestisce per conto della Fondazione Dolomiti Unesco ndr) e ha sottolineato che "siccome il paesaggio del futuro si costruirà sulla cultura di chi ci vive, la formazione diventa un fattore determinante. Noi abbiamo in capo, rispetto alla Fondazione Dolomiti Unesco, la rete della conoscenza, della geologia e della formazione. Ed è proprio quest'ultima che ci ha permesso di fare un passo avanti molto importante, infatti partiranno da qui i corsi della formazione post laurea aventi come oggetto la gestione dei Beni Unesco, in collaborazione con l'Università di Torino. Quindi l'Ateneo trentino diventa il secondo polo di formazione per l'Unesco e sarà uno dei poli culturali importanti anche per il nostro Paese".
Ha poi preso la parola l'assessore alla cultura del Comune di Trento, Maestri, che ha sottolineato come "essere membri di un club Unesco sia un bel modo di concepire la nostra appartenenza alla "comunità Mondo" che si fa carico della riflessione dei diritti umani e la declina in alcuni modi molto concreto. Che cos'è la natura se non un diritto umano, che cos'è la bellezza se non un diritto umano? Questo modo coerente e responsabile di agire è un impegno civile molto importante. Il club è un buon modo per accompagnare l' amministrazione nella gestione delle bellezze storico-artistiche. Sono molto contenta che questo Club sia a Trento che è il capoluogo e rappresenta tutti gli altri territori. Ho un sogno - ha concluso l'assessore - anzi due: riaprire la roggia in piazza Duomo, il secondo è quello di far diventare piazza Duomo Patrimonio Unesco. Mi pare che siamo maturi per lanciare questa sfida e chiedere al Club di aiutarci a perorare questo riconoscimento".
Maria Luisa Stringa, membro dell'esecutivo della Federazione Mondiale dei Club Unesco, nonché Federazione italiana ha concluso l'incontro dicendo che "gli stimoli e le indicazioni che avete dato in questa riunione sono diverse, è difficile trovare tre amministratori che dicono cose importanti. Per me è stata una grande gioia venire a Trento. Per me essere qui oggi è molto importante, in questa città che ha nella sua storia una vocazione internazionale e una commovente bellezza".
Il Club Unesco Trento ha un sito www.clubunescotrento.wordpress.com e un profilo Facebook. (fs) -