
Sulla zona interessata dalla frana sono in corso, con i geologi provinciali e rocciatori di aziende specializzate, controlli per accertare la stabilità della parete. A questi farà seguito la decisione di quali interventi adottare per la rimozione dell’eventuale ulteriore materiale roccioso instabile e il ripristino delle opere di difesa.
Prima del sopralluogo al Monte Brione, il presidente Fugatti si era recato in località Dietrobeseno per prendere visione anche della frana caduta sulla strada statale 350. Questa via di comunicazione, la statale 350 di Folgaria – Val D’Astico, è infatti ancora chiusa, subito a monte della località Dietrobeseno, per la caduta di alcuni metri cubi di massi e materiale. Si sta però già lavorando per renderla transitabile al più presto, attraverso disgaggi, rimozione del materiale franoso e ripristino delle reti paramassi. Allo stato attuale dei lavori si prevede di poterla riaprire al traffico entro il tardo pomeriggio di domani.
Lungo la statale 350 di Folgaria–Val D’Astico vige però ancora il divieto di transito per gli autotreni ed autoarticolati, con massa a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate, tra località Lastebasse (confine provinciale) e località Carbonare di Folgaria.