Giovedì, 28 Gennaio 2016 - 15:35 Comunicato 120

È stata sottoscritta oggi a San Michele la convenzione per la consulenza nel settore frutticolo
Mondo frutticolo, al via un nuovo rapporto tra produttori e FEM

È stata sottoscritta questa mattina, a San Michele all’Adige, la convenzione triennale per la fornitura del servizio di consulenza tecnica erogato dalla Fondazione Edmund Mach alle aziende frutticole rappresentate dall’ Associazione produttori ortofrutticoli trentini. A firmarla sono stati i presidenti Andrea Segrè ed Ennio Magnani, alla presenza dei direttori Sergio Menapace ed Alessandro Dalpiaz, del dirigente del Centro Trasferimento Tecnologico, Michele Pontalti, del presidente di Melinda, Michele Odorizzi.
La firma della convezione si inserisce in un quadro più ampio che prevede nuove modalità di accesso e fruizione del servizio di consulenza da parte del mondo agricolo nei diversi comparti in cui opera la Fondazione.

Il primo gennaio è iniziata una nuova era per la consulenza tecnica erogata da San Michele. Non più pubblica e gratuita, ma usufruibile dietro espressa richiesta e con pagamento di una tariffa a titolo di contribuzione ai costi, in un’ottica non più di assistenza ma di partnership e condivisione strategica con le imprese con particolare attenzione al tema della qualità e sostenibilità.
Accordo. L’accordo, di durata triennale, ha un valore di 1.320.000 euro. Ne deriva che ogni anno l’Associazione produttori ortofrutticoli trentini corrisponderà alla Fondazione Mach 440.000 euro come compartecipazione ai costi per l’erogazione del servizio di consulenza tecnica.
Contesto. Il progetto è frutto di una serie di tavoli di concertazione col mondo produttivo e prevede una forma di consulenza non più pubblica e gratuita, ma usufruibile dietro espressa richiesta e con pagamento di una tariffa a titolo di contribuzione ai costi, in un’ottica non più di assistenza, ma di partnership e condivisione strategica con le imprese.
Comparti. Il programma di servizio per la consulenza tecnica nel settore frutticolo riguarda melo, susino, actinidia, ciliegio, albicocco, fragola e piccoli frutti.
Servizi. Si articolano in servizi web e consulenza tecnica. Servizi web. Ogni agricoltore può accedere ai dati meteo di 3 stazioni a scelta, al servizio di allerta meteo per le gelate, ai programmi di modellistica e alla messaggistica tecnica. Servizio di consulenza tecnica: riguarda gli aspetti legati alla protezione delle piante comprese le modalità di distribuzione dei prodotti fitosanitari, alla gestione agronomica, alla salvaguardia della fertilità del suolo, alla gestione dell’irrigazione e delle malerbe e all’impiantistica.
Le indicazioni tecniche vengono fornite dai consulenti tecnici agli agricoltori attraverso la messaggistica tecnica (avvisi tecnici di zona via mail e SMS, bollettini Iasma notizie), tramite incontri tecnici di gruppo con i frutticoltori, lezioni e seminari tematici e visite aziendali.
Per fornire il servizio di consulenza verranno svolti i monitoraggi e i controlli dei principali fitofagi e avversità che colpiscono le colture presenti nel territorio e dello stato nutrizionale, anche avvalendosi di specifiche analisi. Sono previste diversi impegni delle parti e modalità precise di raccordo tra la struttura della Consulenza tecnica ed i Consorzi per un coordinamento che porti alla massima efficacia nella fornitura del servizio.
Il servizio convenzionato attraverso Apot interessa circa 6.300 aziende frutticole, una superficie produttiva di circa 8.500 ettari, per un sistema organizzato che occupa circa 1.400 addetti.

Le dichiarazioni.
Andrea Segrè, presidente FEM. “Questa firma rappresenta un passo molto importante, che va nella direzione di assicurare agli agricoltori servizi di consulenza sempre più di qualità e di efficienza. Da tempo si avvertiva la necessità di un cambiamento negli obiettivi, nell’organizzazione e nelle modalità di accesso e fruizione. Il passaggio da un servizio gratuito ad uno a richiesta è anche il segnale di un cambiamento positivo. Indirettamente ci piace pensare che esso sia conseguenza di una politica di supporto che ha dato i suoi frutti. Guardando al futuro confidiamo nella collaborazione di tutti, imprese pubbliche e private, per costruire insieme una piattaforma di servizi articolati per l’agricoltura trentina , che possa garantire al nostro sistema agroforestale la necessaria competitività per gli anni a venire”.
Ennio Magnani, presidente APOT. “Con questa firma i produttori ortifrutticoli rappresentati in Apot confermano nel Centro di Trasferimento Tecnologico della Fondazione Mach un riferimento forte per tutte le esigenze tecniche ed operative delle aziende e delle Organizzazioni di Produttori, ma vedono nella Fondazione anche un partner sensibile, equilibrato ed attento con cui costruire una progettualità vicina alle esigenze dei produttori ma anche alle domande di 'sostenibilità’ che viene dalla comunità civile” ..
Sergio Menapace, direttore generale FEM. “Questo accordo va letto, in termini generali, anche come una opportunità del mondo produttivo di confrontarsi, evidenziando necessità da tradurre e/o complementare agli indirizzi della Fondazione, già sintesi della visione di ricerca, sperimentazione, formazione e didattica. Ovvero permette anche alla Fondazione di rilevare il gradimento della direzione di marcia nei vari comparti in cui opera, nel solco di un modello di sostenibilità ambientale, alimentare e agricola”.
Alessandro Dalpiaz, direttore di Apot. "La disponibilità a compartecipare i costi della 'consulenza tecnica’ è vissuta come un investimento comune verso un futuro più sereno e quindi più sicuro per la vitalità delle aziende, del settore ortifrutticolo ed, in estrema sintesi, della qualità che il sistema produttivo frutticolo trentino può offrire al proprio territorio inteso anche in senso economico e sociale”
Molteplici i vantaggi, come evidenzia Michele Pontalti, dirigente Centro Trasferimento Tecnologico FEM: “L’accordo consente di aumentare il grado di responsabilità reciproca; la condivisione del programma diventa un elemento strategico per sostenere il settore produttivo di fronte alla nuove sfide che riguardano, in particolare, l’impatto sull’ ambiente e sulla società”.
Michele Odorizzi, presidente di Melinda, ha spiegato che trattandosi di consulenza e non più di assistenza, non sarà una adesione a scatola chiusa e la compartecipazione verrà in un certo senso “misurata” dai soci.
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■ Fotoservizio FEM e filmato a cura di Ufficio stampa FEM



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