
Organizzata dal Corpo dei vigili del fuoco volontari di Mattarello guidato dal comandante Manuel Ferrari, l’esercitazione ha visto impegnati un centinaio di volontari provenienti anche dai Corpi di Romagnano, Besenello e Vigolo Vattaro, oltre al Soccorso alpino e speleologico trentino, alla scuola cani da ricerca e catastrofe, alla Croce Rossa del Trentino, agli Psicologi per i popoli e alla protezione civile dell’Ana – Nu.Vol.A. Le diverse competenze, messe in sinergia, hanno permesso lo svolgimento di un’operazione realistica e altamente formativa, culminata nel debriefing finale presso il Forte di Mezzo, momento fondamentale per condividere quanto appreso e migliorare ulteriormente le procedure d’intervento.
“Esercitazioni come questa sono il cuore pulsante della nostra capacità di risposta nelle emergenze – ha evidenziato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, presente alle operazioni –. Prepararsi, lavorare insieme e conoscere i rispettivi ruoli significa salvare vite. Il Trentino può contare su un sistema di protezione civile di altissimo livello, fatto di donne e uomini che mettono a disposizione tempo e competenze con straordinario spirito di servizio”.
Anche l’assessore provinciale alle foreste Roberto Failoni ha voluto sottolineare il valore dell’iniziativa: “Oggi vediamo in azione il Trentino della solidarietà e del volontariato. Gli operatori e le operatrici, pur appartenendo a realtà diverse, condividono un obiettivo comune: tutelare le persone e il territorio. Il mio grazie va a ciascuno di loro, per l’impegno e la professionalità dimostrata”.
Lo scenario dell’esercitazione è stato costruito con cura: la simulazione è partita dalla denuncia di scomparsa di quattro giovani – interpretati dagli allievi dei vigili del fuoco – da parte di familiari visibilmente preoccupati, ruolo ricoperto dagli attori della Filodrammatica Arca di Noè di Mattarello. A partire da questo innesco narrativo, sono state attivate tutte le procedure operative previste in caso di reale emergenza.
Le operazioni di ricerca sono state svolte da Vigili del fuoco volontari, Soccorso alpino e speleologico e Scuola cani da ricerca e catastrofe. La Croce Rossa ha preso in carico i “feriti” individuati in fondo a una forra, mentre gli psicologi per i popoli hanno affiancato i familiari per gestire le situazioni di stress emotivo. Al termine delle operazioni, i Nu.Vol.A delle sezioni Destra e Sinistra Adige hanno curato il momento conviviale finale presso la Baita Alpina del Forte di Mezzo, a coronamento di una giornata intensa ma profondamente significativa.
Lavorare insieme per la sicurezza di tutti non è solo uno slogan, ma una missione quotidiana che in Trentino si rinnova con passione e competenza.
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