Sabato, 11 Febbraio 2017 - 09:12 Comunicato 282

Oggi la prima mostra alla Galleria Civica
Mart di Rovereto: al via la programmazione 2017

Si apre all'insegna della positività il 2017 per il Mart di Rovereto. Se il 2016 si è chiuso con l’aumento dei visitatori, la riorganizzazione delle Collezioni museali, il contenimento della spesa, la revisione della pianta organica che ha portato a nove assunzioni, nel 2017 saranno 15 le mostre nelle tre sedi museali e numerosi i progetti internazionali. E ancora: nuove collezioni in arrivo, revisione degli spazi, aumento degli standard museali e della qualità della fruizione, feste per il pubblico ogni mese, promozione del territorio, sinergie istituzionali.
Si comincia, oggi 11 febbraio, con la nuova mostra della Galleria Civica: "Almanacco 70. Architettura e arte nella Trento degli anni Settanta".

Si è svolta giovedì 9 febbraio la conferenza stampa di presentazione del programma espositivo del Mart di Rovereto.
Con grande soddisfazione, la presidente Ilaria Vescovi e il pirettore Gianfranco Maraniello hanno illustrato il programma di attività. Non solo mostre, ma anche progetti sugli spazi architettonici; relazioni con musei, istituzioni e centri di ricerca internazionali; promozione e valorizzazione del patrimonio e del territorio.
La conferenza è stato l'occasione per presentare ai professionisti della stampa alcuni dati significativi, tra cui il dato relativo al contenimento della spesa, che si attesta intorno al 7,5%, e quello relativo all'aumento dei visitatori, del 6%.
Le mostre del 2017 saranno 15.
Si parte subito con l'inaugurazione della prima: Almanacco 70, a cura di Campomarzio, Margherita de Pilati e Gabriele Lorenzoni. Dal 11 febbraio al 14 maggio, alla Galleria Civica di Trento, la mostra illustra lo stretto legame tra architettura e arte a Trento negli anni Settanta. In una città in profondo mutamento, architetti e artisti si scambiano opinioni e suggestioni, condividono progetti e linguaggi. 
Le architetture di Marcello Armani, Luciano Perini e Gian Leo Salvotti, fotografate da Fernando Guerra, dialogano con le opere di Carlo Andreani, Italo Bressan, Mauro Cappelletti, Silvio Cattani, Bruno Colorio, Giancarlo Gardumi, Annamaria Gelmi, Diego Mazzonelli, Romano Perusini, Aldo Schmid e Luigi Senesi.



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