Secondogenita di Gianni Caproni, ingegnere trentino pioniere dell’aviazione, Maria Fede Caproni si era diplomata all’Accademia d’Arte, ma discorreva con estrema competenza anche di tecnica aeronautica e di spazio; seguendo le orme della madre dedicò la sua vita alla valorizzazione della figura del padre e allo sviluppo del Museo a lui dedicato.
Fu, infatti per intuizione sua e del fratello Giovanni, primogenito di Gianni, se alla fine degli anni Ottanta – alla chiusura delle Aziende Caproni e alla contestuale chiusura del museo aziendale, presso gli stabilimento di Vizzola – la collezione Caproni arrivò, dapprima in comodato, e successivamente (nel 2012) definitivamente ceduta, alla Provincia autonoma di Trento.
Insieme a Martino Aichner, Maria Fede Caproni fu promotrice dell’iniziativa di un museo dell’aeronautica a Trento, presso l’aeroporto di Mattarello, dedicato alla memoria del padre Gianni Caproni.
Tantissime le iniziative che, dall’apertura del Museo nell’ottobre 1992, sono state promosse, sostenute o patrocinate dalla Contessa Maria Fede Caproni, a Trento ma anche in altre sedi in Italia e nel mondo.
Per questa sua dedizione nei giorni scorsi il il Comune di Arco le aveva attribuito – per mano del fratello Conte Umberto Caproni di Taliedo – il Premio Caproni, assegnato appunto a chi ha contribuito a valorizzare e promuovere la figura di Gianni Caproni.
"Donna di grande cultura e raffinata conoscitrice della storia dell'aviazione, promosse il museo di Trento"
Maria Fede Caproni, il ricordo del presidente Rossi e della Giunta
"Il Trentino perde una donna di grande cultura, raffinata conoscitrice della storia dell'aviazione, che ci lascia in eredità quella stupenda intuizione che è il museo dell'aeronautica di Trento". Con queste parole il presidente Ugo Rossi, a nome della Giunta provinciale e in particolare dell'assessore alla cultura Tiziano Mellarini, ricorda la figura della contessa Maria Fede Caproni di Taliedo, i cui funerali si terranno mercoledì presso la Basilica di San Lorenzo al Verano in Roma. "La competenza e l’entusiasmo con i quali ha dedicato la vita alla valorizzazione della figura del grande pioniere trentino dell’aeronautica Gianni Caproni, erano ampiamente conosciute e apprezzate - prosegue il governatore - ed è stato anche attraverso l’impegno e il nome della contessa Maria Fede Caproni che il museo è diventato un punto di riferimento non solo nazionale ma internazionale".