Venerdì, 12 Luglio 2013 - 02:00 Comunicato 2059

Nell'ambito del Premio del Paesaggio del Consiglio d'Europa
MENZIONE SPECIALE PER L'AREA ARCHEOLOGICA 'ACQUA FREDDA' AL PASSO DEL REDEBUS

Prestigioso riconoscimento per l'area archeologica 'Acqua Fredda' al Passo del Redebus, tra la Valle dei Mocheni e l'altopiano di Pinè, che ha ottenuto una menzione speciale nell'ambito della selezione italiana per la candidatura alla 3' edizione del Premio del Paesaggio del Consiglio d'Europa. Oggi, presso la sede del Ministero per i beni e le attività culturali a Roma, dopo la presentazione del progetto vincitore, ‘La rinascita dell'alto Belice Corleonese dal recupero delle terre confiscate alla mafia', individuato dal Ministero per i beni e le attività culturali quale candidatura dell'Italia al Premio, si terrà la cerimonia di consegna delle menzioni speciali e dei riconoscimenti per i progetti di particolare interesse per la qualità delle azioni intraprese. La musealizzazione dell'area archeologica 'Acqua Fredda', realizzata dalla Soprintendenza per i Beni archeologici della Provincia autonoma di Trento e affidata agli architetti Ugo Bazzanella, Renato Fornaciari e Edy Pozzatti, è stata valutata tra 77 proposte da una Commissione istituita dalla Direzione Generale per il paesaggio, le belle arti, l'architettura e l'arte contemporanee (PaBAAC), costituita da dirigenti del MiBAC e da professori universitari esperti nel campo del paesaggio e dell'architettura contemporanea.-

Le menzioni speciali sono state attribuite "per la qualità dell'intervento a progetti che si sono particolarmente distinti nelle attività di riqualificazione e valorizzazione del paesaggio nella sua accezione più ampia". La Commissione ha assegnato la menzione speciale al Parco Archeo-Metallurgico Acqua Fredda "in quanto l'intervento tende a recuperare una antica identità economico-produttiva degli abitanti, valorizzandone le memorie di carattere archeologico, frutto di ritrovamenti fortuiti durante l'esecuzione di un'opera pubblica, con un segno di forte connotazione semantica in un paesaggio di particolare bellezza naturalistica".
La realizzazione del Progetto al passo del Redebus (1440 m. slm), nel Comune di Bedollo, ha condotto alla valorizzazione di una delle aree archeologiche musealizzate più alte d'Europa. Si tratta di un sito di eccezionale importanza per l'archeometallurgia delle Alpi dove è stata portata alla luce una batteria di nove forni fusori, una vera e propria fonderia preistorica della tarda età del Bronzo (XIII-XI secolo a.C.). Sono stati anche rinvenuti alcuni strumenti per la lavorazione del minerale di rame come le macine che servivano a ridurre il minerale in sabbia o "farina" e le parti terminali dei mantici usati per mantenere la temperatura attorno a 1200 gradi. Trenta metri a valle è stata scoperta un'enorme discarica di scorie. Il sito testimonia l'intensa ed estesa attività di lavorazione dei minerali di rame, metallo non presente allo stato puro in Trentino e che quindi andava ricavato attraverso un articolato procedimento. L'area, corredata da pannelli informativi che illustrano il funzionamento dei forni e la vita delle popolazioni dell'epoca, è visitabile liberamente. E' punto di riferimento per attività nell'ambito dell'archeologia sperimentale e nel settore divulgativo con la realizzazione di incontri e stage e con laboratori e percorsi didattici durante l'anno scolastico e per il pubblico di appassionati e interessati di ogni età. Nel corso dell'estate i Servizi Educativi della Soprintendenza, in collaborazione con l'ApT Altopiano di Piné e la Pro Loco Valle dei Mocheni, hanno messo a punto un interessante programma di iniziative per conoscere i segreti della lavorazione dei metalli: laboratori archeologici e naturalistici, visite guidate, attività di archeometallurgia, teatro per bambini. (md)

Informazioni
Provincia autonoma di Trento
Soprintendenza per i Beni architettonici e archeologici
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Via Aosta, 1 - 38122 Trento
tel. 0461 492161
e-mail: uff.beniarcheologici@provincia.tn.it
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