Lunedì, 15 Ottobre 2012 - 02:00 Comunicato 3140

Ridotti gli standard e prevista la possibilità di esenzione totale degli oneri finanziari
MENO VINCOLI E ONERI PER IL COMMERCIO NEI CENTRI STORICI. OLIVI: "MISURE A FAVORE DELLE IMPRESE CHE INVESTONO"

Su proposta dell'assessore all'industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi, la Giunta provinciale è intervenuta in materia di programmazione urbanistica del settore commerciale, prevedendo la riduzione dei vincoli relativi alle dotazioni di parcheggi pertinenziali per gli insediamenti degli esercizi commerciali nell'ambito dei centri storici. In particolare la deliberazione adottata riduce gli standard di parcheggio per gli esercizi di commercio al dettaglio all'interno dei centri storici e prevede una esenzione totale degli oneri finanziari oggi previsti in caso di documentata impossibilità di realizzare le opere. "Con questa misura - sottolinea l'assessore Olivi - vogliamo incentivare, favorire e stimolare gli investimenti degli operatori commerciali nei centri storici. Questa novità si rivolge quindi direttamente alle imprese e vuole far emergere la capacità di queste ad investire nei centri storici. La decisione adottata oggi va nel solco tracciato già con la legge sul commercio che come focus ha proprio la valorizzazione del commercio nei centri storici, invertendo il trend del passato che vedeva questi progressivamente svuotarsi a vantaggio dei centri commerciali. Con la legge e con tutte le misure adottate nella sua applicazione vogliamo invece fare sì che i centri storici ritornino ad essere i luoghi naturali del commercio. Oggi abbiamo deciso di introdurre una forte riduzione degli standard per quanto riguarda la realizzazione di parcheggi e inoltre la possibilità di evitare il pagamento degli oneri finanziari precedentemente richiesti nel caso non si riesca a realizzarli. Con questi nuovi strumenti ci rivolgiamo quindi direttamente alle imprese, quelle che sono già presenti nei centri storici e quelle che potrebbero guardare con interesse alla prospettiva di aprire o tornare nei centri storici. Ci rivolgiamo alle aziende togliendo vincoli di natura amministrativa e finanziaria, con una misura che non è meramente tecnica ma di prospettiva, di politica commerciale. Una misura che evidenzia ancora una volta quale sia la volontà della Provincia in questa materia. Vogliamo, lo ribadisco, che siano protagoniste le imprese che investono nei centri cittadini. A dimostrazione di quanto saranno diverse le prospettive ricordo che fuori dai centri cittadini gli standard richiesti per l'apertura di una attività commerciale saranno invece molto più severi".-

Con questa decisione si ribadisce l'idea che i centri storici siano cuore e motore per la vitalità del tessuto economico e sociale cittadino. Non solo divieti, quindi, nei centri storici, ma soprattutto azioni positive, politiche attive di intervento di recupero e di ripristino di specifici aspetti edilizi, urbanistici, commerciali e culturali. Ai comuni spetta ora l'onere di governare in maniera dinamica diversi processi che sappiano contemperare le esigenze di conservazione, di risanamento, di recupero e di ammodernamento degli spazi utili, coordinando provvedimenti intersettoriali finalizzati a obiettivi di riqualificazione economica, ambientale e dell'arredo urbano. Con la deliberazione approvata oggi i comuni hanno ora a disposizione un ulteriore strumento per rivitalizzare i centri storici, individuati come poli di eccellenza dal punto di vista della rete distributiva. La presenza di un tessuto commerciale specializzato, ben strutturato ed organizzato è considerato infatti un elemento fondamentale per la vitalità della parte più antica delle città e costituisce un fattore competitivo aggiuntivo affinché le imprese presenti affrontino con successo le sfide della concorrenza.
Dopo l'approvazione della modifica alla legge provinciale sul commercio, in vigore da pochi giorni, che ha stabilito una totale deprogrammazione per l'insediamento delle attività commerciali all'interno dei centri storici di tutti i comuni della nostra provincia, si aggiunge ora l'ultimo tassello che rende completo il quadro normativo e regolamentare per avviare concretamente progetti di riqualificazione delle attività commerciali nei centri storici.
In particolare con la delibera approvata oggi vengono notevolmente ridotti gli standard di parcheggi necessari per gli esercizi commerciali che si intendono insediare all'interno dei centri storici, con una esenzione totale, senza il pagamento di alcun onere - come avveniva fino ad oggi - nel caso di documentata impossibilità di realizzarli. Il principio della riduzione e della esenzione totale senza oneri vale anche per l'ampliamento di esercizi commerciali già presenti all'interno del centro storico che intendono accrescere la propria competitività ed offrire al cliente un servizio più completo e moderno. I provvedimenti approvati recentemente si aggiungono a quanto già stabilito con l'articolo 63 della legge provinciale sul commercio del 2010 che ha introdotto strumenti attivi di intervento per la valorizzazione dei centri storici. Si tratta in particolare del riconoscimento - con apposito marchio - dei luoghi storici del commercio, dell'istituzione dell'albo delle botteghe storiche del trentino, di importanti incentivi economici riconosciuti ai consorzi di valorizzazione dei luoghi storici del commercio e di una disposizione normativa che consente ai comuni, attraverso il piano regolatore generale, di individuare aree omogenee all'interno dei centri storici o singoli immobili rispetto ai quali vietare il cambio di destinazione d'uso da commerciale ad altre funzioni. Questa ultima disposizione favorisce il mantenimento della destinazione ad uso commerciale, frenando e scoraggiando un utilizzo ad altri fini.
La valorizzazione e la riqualificazione dei centri storici rappresenta, nelle intenzioni, un elemento ed un fattore di crescita, di potenziamento e di evoluzione non solo del luogo fisico ma soprattutto del sistema di relazioni fra luoghi, attività e persone dove convivono, si sviluppano ed interagiscono tutte le attività, sociali ed economiche, della vita quotidiana. (lr)

In allegato il commento audio dell'assessore Olivi
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