Lunedì, 17 Dicembre 2012 - 02:00 Comunicato 3957

MELE DEL TRENTINO, GARANZIA DI SALUTE E DI AMBIENTE SALUBRE

Migliaia di controlli e disciplinari rigorosi. Le mele del Trentino sono sane e crescono in un ambiente salubre. Le conferme da parte degli esperti come Luciano Flor (Azienda sanitaria), Tiziano Mellarini e Ugo Rossi (assessori provincia all'agricoltura e salute) e dal mondo della cooperazione. Schelfi: "I produttori sono i primi interessati a vivere in un ambiente sano, ora e in futuro". Dalpiaz (Apot): "l'ambiente è notevolmente migliorato: cresce la presenta di lepri, uccelli e animali acquatici". In dieci anni diecimila controlli.-

"Abbiamo studiato ogni malattia che potrebbe essere messa in relazione con la coltivazione delle mele, il risultato è zero, in nessun caso si può dire che le tecniche di coltivazione della frutta possa incidere sulla salute della popolazione". Parole di Luciano Flor, direttore dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari, pronunciate oggi alla conferenza stampa presso il Palazzo della Provincia autonoma in piazza Dante convocata da istituzioni e produttori sul tema del rapporto tra mele e salute pubblica. Una presa di posizione resa necessaria dopo le recente esternazioni in tv che hanno messo in dubbio la salubrità dell'ambiente e del prodotto in una delle regioni a maggior vocazione melicola d'Italia e d'Europa, il Trentino. "I 7.200 produttori di mele organizzati in cooperative (oltre il 90% del totale) sono i primi ad avere a cuore la correttezza dei metodi di coltivazione, con responsabilità e visione di futuro" ha detto il presidente della Cooperazione Trentina Diego Schelfi. Dagli assessori provinciali all'agricoltura e alla sanità dichiarazioni unanimi: il sistema dei controlli e delle analisi pone il Trentino all'avanguardia assoluta che va molto al di là dei limiti massimi di legge nell' uso dei fitofarmaci. "Attraverso la Fondazione Mach eseguiamo controlli severi e rigorosi, come lo sono i disciplinari obbligatori" ha detto Tiziano Mellarini, responsabile dell'agricoltura. E Il collega alla salute Ugo Rossi ha ricordato il recente caso dell'Acciaieria di Borgo: "anche lì i controlli sanitari hanno dimostrato che le coltivazioni limitrofe non contenevano alcun elemento dannoso. Sono prive di fondamento le affermazioni fatte in tv ". "I frutticoltori del Trentino, così come tutti i produttori di mele in Italia, si pongono domande sulla salubrità dei prodotti da molto tempo, almeno da 25 anni – ha affermato il presidente di Apot Ennio Magnani. - Gli sforzi fatti e l'impegno del sistema cooperativo, dei frutticoltori assieme alla Provincia Autonoma di Trento ed alla Fondazione Edmund Mach in particolare, hanno portato oggi a poter offrire risultati concreti, tangibili e dimostrabili. I disciplinari di produzione oggi non sono più volontari, ma sono ufficialmente approvati da appositi organismi ministeriali e dalla Provincia Autonoma di Trento. Le modalità di applicazione in campo sono strettamente controllate e, dal 2006, certificate ISO 9001/2000 da un ente terzo indipendente, che ne attesta la serietà e la rispondenza".
Le mele del Trentino sono certamente tra i prodotti più controllati al mondo Nel corso del decennio 2003 – 2012 sono stati analizzati 10.181 campioni di mele, con una percentuale di non conformità pari allo 0,393%.
Le mele trentine offrono garanzie di gran lunga migliori in termini di igiene e salubrità rispetto ai parametri di legge vigenti, che sono individuati da almeno cinque soggetti pubblici: Direzione Generale per la Salute del Consumatore della Commissione Europea, Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), Ministero della Salute, assessorati alla Salute e all'agricoltura della Provincia Autonoma di Trento.
25 anni di impegno hanno portato a numerosi significativi dal punto di vista ambientale. Assistiamo ad un forte recupero in termini di "biodiversità" che si manifesta negli ambienti coltivati, testimoniato da incrementi notevoli di diverse specie come la lepre (indagine Apot 2009) oppure la densità dell'avifauna, ad esempio con diversi rapaci (poiana, gufo reale e comune, falco pellegrino, assiolo) ed altri uccelli (codirosso comune, tordo bottaccio, pigliamosche, cinciallegra, ecc.) definita "comunità ornitica … ricca e diversificata" Si tratta di esempi concreti, dimostrati anche in recenti indagini e lavori scientifici del Museo Tridentino di Scienze Naturali.
Diverse altre componenti del mondo animale sono largamente percepite in aumento (es. i ragni, la rana, il granchio di acqua dolce).
La qualità delle acque, generalmente in miglioramento, è certamente un fattore che ha consentito un recupero di alcune forme di vita legate ad un ambiente acquatico di alta qualità.
Tutto questo si riflette positivamente sulla qualità dell'ambiente e della vivibilità del territorio. In perfetta coerenza con questo percorso, proprio a novembre le mele delle OP Melinda e "la Trentina", assieme a quelle di VOG Terlano e Vi.P Val Venosta, hanno ottenuto la "Dichiarazione Ambientale di Prodotto", riconoscimento di valenza internazionale che quantifica ed attesta la leadership di queste OP e del loro prodotto in termini di corretto utilizzo delle risorse ambientali. Questo processo avviene sotto attenta sorveglianza autorità pubbliche, che osservano, controllano e valutano gli eventuali rischi e i nostri risultati e che confermano, sempre, come qualità e sicurezza offerti dai produttori e dalle mele trentine siano significativamente alti. Tutti gli indicatori, analitici, di processo, ambientali e medico-statistici, molti dei quali elaborati da soggetti "terzi" e/o "pubblici", confermano una situazione di assoluta garanzia sia sul prodotto, per quanto attiene ai consumatori, che sull'ambiente e sui residenti per quanto riguarda la tecnica di produzione.
Ufficio Stampa – Walter Liber

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