Ieri a Trento i lavori sono stati aperti da Franco Nicolis, Direttore dell'Ufficio Beni archeologici, mentre i punti salienti del volume sono stati illustrati da Silvana Seidel Menchi, già professoressa di Storia moderna a Trento e a Pisa, che al tema del matrimonio nella storia ha dedicato e ancora dedica una parte considerevole della sua attività di studiosa.
Il volume degli atti del convegno sui matrimoni misti – che presenta anche un focus sul fenomeno in Trentino curato dalla sociologa Serena Piovesan dell'area studi Cinformi – vanta contributi di ampio spazio temporale (dalla preistoria ai giorni nostri) e disciplinare (archeologia, storia antica, medievale e moderna, antropologia culturale, linguistica, sociologia, storia delle religioni, biodemografia).
Diversi gli aspetti di queste particolari unioni che sono stati affrontati: dalle diversità linguistiche a quelle religiose, da uno sguardo al passato alla fotografia dei matrimoni misti nella società moderna. Tra i vari temi affrontati, si è indagato anche sulla dimensione in cui si muovono i figli delle coppie miste, sulla lingua o sulla cultura cui nel tempo aderiscono con maggior forza, quando non danno vita ad una sorta di terza cultura, sintesi e superamento di quelle di provenienza. -
Presentati a Trento gli atti del convegno sulle unioni fra coniugi di diverse culture
MATRIMONI MISTI, PONTI FRA CULTURE
Una grande opportunità, una via per l'integrazione fra i popoli, ma anche un impegnativo laboratorio interculturale che richiede una quotidiana capacità di mediazione. I matrimoni misti possono essere dei veri e propri ponti fra culture e rappresentano uno dei tratti più importanti della società interculturale, oggi come in passato. Se n'è parlato ieri pomeriggio a Trento, al Palazzo della Regione, nel corso della presentazione degli atti del convegno internazionale e multidisciplinare sul tema "Matrimoni Misti. Una via per l'integrazione tra i popoli", tenutosi fra Trento e Verona a fine 2011. La presentazione del volume degli atti, curato da Simona Marchesini, è stata organizzata dal Cinformi dell'assessorato provinciale alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza, dall'Ufficio Beni archeologici e da Alteritas.-