Uno spazio esterno di oltre 250 metri quadrati ha ospitato le dimostrazioni di posa in opera dal vivo, ma anche il concerto del coro di montagna Abete Rosso, che nel pomeriggio di venerdì si è esibito con un repertorio preparato per l'occasione. Ad animare lo stand anche la visita degli oltre 70 architetti emiliani, provenienti dalle zone colpite dal sisma ed iscritti al Convegno di giovedì: "Il progetto della città: gli spazi pubblici – interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana" ed interessati a conoscere ed approfondire le lavorazioni e gli utilizzi della pietra trentina. Gli stessi professionisti, terminata la tavola rotonda e la visita allo stand, si sono messi in viaggio verso il Trentino per visitare il museo del porfido di Albiano e le zone di estrazione e, non ultimo, per assaggiare alcuni prodotti tipici della zona.
Ad attirare l'attenzione dei visitatori è stata anche, in un'altra sezione istituzionale della Fiera altrettanto frequentata, l'esposizione delle opere realizzate in occasione dell'ultimo Simposio internazionale di scultura che si è svolto ad Albiano nel luglio scorso e portate, in una rappresentativa selezione, presso lo stand del Trentino interno al padiglione 6.
Per quanto riguarda gli incontri commerciali, una delegazione di acquirenti esteri provenienti da Austria, Germania e Svizzera ha incontrato le otto aziende trentine iscritte all'iniziativa di incoming. Un momento importante, nel quale le aziende trentine sono riuscite a trasmettere la qualità del proprio prodotto con l'intento di aprire nuovi canali di mercato con i Paesi esteri a noi più vicini.
Anche con questa edizione, la numero 48, Marmomacc si conferma un appuntamento internazionale imperdibile per il settore: sono infatti 58 i Paesi espositori all'interno della Fiera con oltre 44 delegazioni estere organizzate provenienti dai tradizionali mercati di riferimento come Stati Uniti, Canada e Regno Unito, ma anche Russia, Centro America Cina e Sud Est Asiatico. (g.r.)
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