Lunedì, 30 Luglio 2012 - 02:00 Comunicato 2327

A "I Suoni delle Dolomiti" mercoledì 1 agosto sulle Pale di San Martino
MANOLO, CON LA ROCCIA TRA LE MANI

Maurizio Zanolla, da tutti conosciuto come Manolo, è protagonista del terzo appuntamento de "Il Racconto delle Dolomiti". Una vita, la sua, dedicata alla montagna. Una passione vissuta in maniera totale, umana, filosofica e romantica. L'appuntamento è alle 14, presso il rifugio Giovanni Pedrotti alla Rosetta-

Dopo gli appuntamenti con Erri de Luca, Giuseppe Cederna e Mirko Guerrini, giunge il terzo incontro de "Il Racconto delle Dolomiti". Il protagonista è una vera e propria leggenda vivente dell'alpinismo e dell'arrampicata, Maurizio Zanolla, da tutti conosciuto come Manolo.
Mercoledì 1 agosto (ore 14), sulle Pale di San Martino, al rifugio Giovanni Pedrotti alla Rosetta, parlerà della propria esperienza come pioniere dell'arrampicata libera in Italia.
Manolo è infatti uno dei primi e più forti cultori di questa disciplina sospesa a metà tra sport e scelta di vita. Tutt'oggi, all'età di 54 anni, rimane uno degli arrampicatori più conosciuti a livello mondiale. Ha iniziato ad affrontare pareti all'età di 17 anni e la sua evoluzione tecnica di alpinista è passata attraverso l'utilizzo di appigli sempre più piccoli: da tempo compie arrampicate senza l'uso di corde o di altri appigli di sicurezza. La sua passione per la montagna è vissuta in maniera totale, umana, filosofica e romantica.
Già alla fine degli anni Settanta apre vie di montagna con gradi severi e altrettanto severe protezioni per l'epoca. Tra queste "Lucertola Schizofrenica" in Totoga nel 1979 (9 chiodi, e gradi fino al 6b) o "Supermatita" sul Sass Maor nel 1980 (7 chiodi e gradi fino al 6b).
Nelle falesie è tra i primi a toccare difficoltà che si pensavano inattaccabili: il 7c+ de "Il Mattino dei Maghi" nel 1981, l'8b – il primo italiano - di "Ultimo Movimento" nel 1986. Nel 1991 arriva l'8c e nel 1998 il 9a. Nel 2008, a 50 anni, a Saint-Loup, sale Bimbaluna, via di 9a+ di François Nicole del 2004. Chi però pensa che per Manolo, che nel mondo dell'arrampicata è soprannominato Il Mago, il rapporto con la montagna e le pareti sia solo una questione di gradi sbaglia. Basta ascoltarlo parlare per rimanere colpiti e ritrovare in lui quel qualcosa che già Buzzati aveva individuato negli alpinisti veri: la ricerca di se stessi, il rapporto profondo con le proprie verità e il rispetto per la natura con cui si confronta.
Il luogo del concerto è raggiungibile da San Martino di Castrozza con gli impianti Colverde-Rosetta e quindi a piedi per 15 minuti (in occasione dell'appuntamento de I Suoni, il biglietto andata-ritorno dell'impianto Colverde-Rosetta avrà il prezzo convenzionato di 16 €). In occasione dell'evento è possibile effettuare un'escursione con le Guide Alpine utilizzando l'impianto di risalita fino all'arrivo della funivia Rosetta e poi verso la Cima delle Scarpe, il Passo Pradidali Alto proseguendo per il sentiero n' 709 (ore 3.30 di cammino dislivello 350 metri, difficoltà E, info e prenotazione dalle ore 17 alle 19 allo 0439 768795).
Qualora le condizioni meteorologiche lo rendessero necessario, l'inizio dell'evento potrà essere anticipato alle ore 13. In caso di maltempo il recupero sarà effettuato alle ore 18 nella Sala Congressi del Palazzo Sass Maor a San Martino di Castrozza. Info: 0439 62407, www.sanmartino.com.
L'appuntamento è organizzato dall'Assessorato al Turismo della Provincia Autonoma di Trento, da Trentino Marketing SpA, Apt San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi, Parco Naturale Paneveggio – Pale di San Martino. (ac)
Info: www.isuonidelledolomiti.it -