Venerdì, 12 Ottobre 2018 - 20:16 Comunicato 2437

Luna Rossa a caccia della Coppa America

Si dice "Luna Rossa" e si pensa subito a "Coppa America". Come a dire, i due termini sono sinonimi. Il merito è tutto loro, del team di Patrizio Bertelli, che in meno di 20 anni, con quattro sfide e la dolorosa rinuncia del 2015, ha portato la competizione velica più antica e famosa nelle case di tutti gli italiani, pur non avendola mai vinta. Ora l'obiettivo è la Nuova Zelanda e il 2021.
Oggi nel tardo pomeriggio, al Teatro Sociale di Trento, per il Festival dello Sport, c'erano i protagonisti del sailing team "Luna Rossa", oltre al presidente Bertelli, lo skipper Max Sirena e poi Gilberto Nobili, Francesco Bruni, James Spithill, Vasco Vascotto, Pietro Sibello, Andrea Tesei; con loro il direttore de "La Gazzetta dello Sport" Andrea Monti che, in apertura ha voluto ringraziare il tanto pubblico presente nonostante "in un'altra sala si stia presentando l'Inter del Triplete".

Il merito è tutto loro, del team di "Luna Rossa", che sono riusciti ad appassionare tutta Italia al più antico e prestigioso trofeo velico, la Coppa America appunto. "Nello sport - ha commentato il direttore della Gazzetta Monti - ci sono tanti eventi ordinari e ci sono poi pochi eventi straordinari che diventano mito". La Coppa America è uno di questi, nato a meta del 1800, da una disfida velica per intrattenere la regina Vittoria, in vacanza col marito all'Isola di Wight: a vincere, con otto minuti di distacco, fu l'unico veliero americano in gara, contro oltre una decina di imbarcazioni britanniche. Da qui il motto dell'America's Cup: "Secondo un aneddoto - ha aggiunto Monti - la regina Vittoria, che avrebbe chiesto quale barca fosse arrivata seconda, si sentì dire 'There is no second'". Luna Rossa però il secondo posto lo ha conquistato, ma ora punta a portare in Italia la Coppa America, grazie all'allenza con Prada e Pirelli e ad un team straordinario.
Per raggiungere questo risultato infatti, ci sono circa un centinaio di persone che lavorano sotto il coordinamento di Max Sirena: "Lo ho scelto - ha spiegato Bertelli - perché oltre ad avere le qualità indispensabili in questo sport, comprende anche perfettamente tutti gli aspetti della vita quotidiana, sa creare l'ambiente ideale nel gruppo che coordina, conosce il rispetto". Con Sirena c'è poi una squadra straordinaria: "Vasco Vascotto è un pluricambione mondiale, Gilberto Nobili è l'unico italiano ad aver vinto tre Coppe America - li ha presentati lo skipper - Pietro Sibello è un pluricambione mondiale soprannominato 'il killer", Andrea Tesei è poi un velista giovane che viene dalle classi olimpiche, uno dei sette selezionati fra oltre 400 giovani, Francesco Bruni è un talento del team da più edizioni, James Spithill detto 'Giacomo Sputacollina' è un doppio vincitore della Coppa America". Tutti eccezionalmente a Trento oggi, in un evento unico per gli appassionati di vela.
E se l'appuntamento con la prossima sfida di Coppa America sarà in Nuova Zelanda nel 2021, ci sono altri quattro preeventi molto importanti, nei quali, per la prima volta, ci sarà già la barca della competizione principale. Una barca dal costo impegnativo: "Per un'imbarcazione di questo tipo - sono state le parole del presidente Bertelli - stiamo parlando di una cinquantina di milioni, se poi le barche sono due - requisito fondamentale - si passa a 60-80 milioni di euro".
Ma l'orizzonte resta la Nuova Zelanda: Luna Rossa, alla sua quinta partecipazione al Trofeo, nella prossima edizione sarà Challenger of Record, ovvero il primo sfidante del team vincitore della passata edizione, Emirates Team New Zealand.

(at)


Immagini