Mercoledì, 17 Aprile 2024 - 15:23 Comunicato 828

Sottoscritto ieri il protocollo tra amministrazione comunale, commissariato del Governo e Provincia autonoma
Lona Lases, patto tra cittadini ed istituzioni per la sicurezza

I cittadini di Lona Lases si mettono in gioco per garantire la sicurezza pubblica e la legalità. Nel pomeriggio di ieri, il sindaco del paese cembrano e il commissario del Governo, Filippo Santarelli, hanno sottoscritto il “Protocollo per la sicurezza urbana partecipata”, che consente la creazione di gruppi di persone, le quali contribuiranno con attività di supporto. Ogni gruppo avrà un proprio coordinatore, il quale si relazionerà con le amministrazioni locali e le forze dell’ordine, alle quali spettano “istituzionalmente” (lo chiarisce esplicitamente il documento, ndr.) i compiti di prevenzione e di controllo del territorio. Il primo cittadino di Lona Lases ha evidenziato come si tratti della prima risposta che la comunità intende dare, dopo le vicende giudiziarie a contrasto della criminalità organizzata che l'hanno vista, suo malgrado, protagonista e allo stesso tempo un segnale di forte cambiamento rispetto al passato, reso possibile dal senso civico e rispetto delle regole che caratterizza i cittadini di Lona Lases. Sul ruolo e sulle attività dei gruppi spontanei è tornato anche il commissario Santarelli: “Istituzioni e cittadini danno vita oggi, così come avvenuto in altre parti del territorio, ad un ampio sistema di sicurezza integrata che affianca gli interventi di competenza esclusiva delle forze di polizia. Le iniziative avviate dai cittadini saranno indirizzate, prioritariamente, a favorire ed a migliorare la conoscenza reciproca nell'ambito del comune”. L’incontro è stata l’occasione per presentare il nuovo sistema di telecamere, installato negli scorsi giorni da Trentino Digitale, per la videosorveglianza. All’incontro ha partecipato anche il direttore generale, Kussai Shahin, che ha sottolineato il compito di affiancamento di Trentino Digitale: “Il nostro intervento è la risposta alla richiesta avanzata, a suo tempo, dal commissario straordinario Alberto Francini e, nelle scorse settimane, dal Comune di Lona Lases (socio della nostra società) e dal Commissariato del Governo, d’intesa con la Provincia autonoma di Trento. In pochi giorni abbiamo provveduto all’installazione dei sistemi di lettura del traffico veicolare e di rilevamento delle targhe, integrati con la rete in fibra ottica, ed ora a disposizione delle forze dell’ordine”.

In apertura, il sindaco di Lona Lases ha voluto ringraziare quanti hanno contribuito alla ripartenza del Comune e all’accordo sottoscritto ieri: il commissario del Governo, Filippo Santarelli, l’ex commissario straordinario del Comune Alberto Francini, il presidente del Consiglio delle Autonomie locali della Provincia di Trento, la Provincia autonoma di Trento e il comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Matteo Ederle. In seguito, ha sottolineato che il paese ha sentito le istituzioni trentine vicine e questo ha consentito di intraprendere il percorso della legalità dopo un periodo di incertezza, che la comunità è ancorata a valori importanti e l’attività dei gruppi spontanei, sostenuti dalle associazioni, farà crescere la consapevolezza di essere riconosciuti come un paese perbene: questo è il riscatto della comunità.

I gruppi per la sicurezza

Sugli obiettivi dei gruppi per la sicurezza ha insistito il commissario del Governo, Santarelli: “Il sistema di sicurezza integrata intende fornire un contributo alla prevenzione e al controllo sociale del territorio, in affiancamento alle forze dell’ordine. Non stiamo istituendo alcuna ronda, bensì lavoriamo per incrementare i livelli di consapevolezza dei cittadini circa le problematiche del Comune di Lona Lases e per promuovere una sicurezza partecipata attraverso formule e modalità di reciproca attenzione e vicinato solidale. "Non dimentichiamo - ha concluso il commissario del Governo - che la qualità della vita e lo sviluppo economico e sociale dipendono fortemente dal livello di sicurezza a cui tutti noi siamo chiamati a partecipare in forma attiva”.

I gruppi di cittadini - riporta il protocollo - svolgeranno un’attività di osservazione riguardo a fatti e circostanze che accadono nella propria zona di residenza e si limiteranno a riferire ai coordinatori le informazioni acquisite, secondo le modalità concordate con le forze dell’ordine. Su alcuni aspetti, il protocollo è netto: “I cittadini dovranno astenersi in ogni caso dall'assumere iniziative, che potrebbero determinare situazioni di pericolo per sé o per altri… A tutti gli appartenenti ai gruppi è severamente vietata qualsiasi iniziativa personale ovvero qualunque forma, individuale o collettiva, di pattugliamento del territorio”. Non sarà permesso l’utilizzo di uniformi, emblemi, simboli ed altri segni distintivi o denominazioni riferibili ai corpi di polizia statali e locali, o a partiti, movimenti politici o sindacali, nonché sponsorizzazioni private.

La sicurezza digitale

Il sindaco di Lona Lases e il commissario del Governo Santarelli hanno salutato con favore l’introduzione del sistema di videosorveglianza, installato da Trentino Digitale e  ricordato che l’iniziativa è frutto dell'accordo sulla sicurezza, sottoscritto nel dicembre 2022 tra Commissariato del Governo, Provincia autonoma di Trento, Consiglio delle autonomie locali e Trentino Digitale e che questo modello di sicurezza ha dato ottimi frutti. L’intesa ha portato alla realizzazione della rete integrata di controllo del territorio. Dislocata sui 46 principali varchi viari del Trentino, la rete è dotata di 92 telecamere in grado di leggere le targhe dei veicoli in transito. “Il sistema territoriale che abbiamo realizzato - ha spiegato il dg di Trentino Digitale, Kussai Shahin - è nelle disponibilità delle forze dell’ordine, le quali grazie ai collegamenti con le banche dati nazionali, sono in grado di rilevare in tempo reale il transito di veicoli segnalati per furto o collegati a segnalazioni di reato o sotto indagine”.

Da oggi, anche il Comune di Lona Lases entra a far parte, per le ragioni dovute ai tentativi di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata, del network per la sicurezza del Trentino.

(gf)