Sabato, 26 Novembre 2022 - 16:51 Comunicato 3698

Grande il successo tra i padiglioni di Trento Fiere che ha visto in due giorni più di tremila ragazzi in visita agli stand delle scuole dedicati all’orientamento
Lo psicoterapeuta dell’età evolutiva Alberto Pellai ha concluso, con un seminario, la prima edizione di TrentinOrienta

“Genitori e figli in trasformazione: come accompagnare le scelte nella preadolescenza”, è questo il titolo di un seguitissimo seminario, tenuto oggi a Trento, dallo psicoterapeuta dell’età evolutiva Alberto Pellai. Il seminario ha avuto luogo nel contesto di TrentinOrienta, la due giorni promossa dall’assessorato all’istruzione, università e cultura, insieme all’Assessorato all’artigianato, commercio, promozione, sport e turismo della Provincia autonoma di Trento, in collaborazione con il Dipartimento istruzione e cultura e Trentino Marketing. Numerosi gli spunti offerti, ad un pubblico attento di genitori e ragazzi, dal noto ricercatore che si è intrattenuto in una “chiacchierata” con il direttore dell’Ufficio Valutazione delle politiche scolastiche della Provincia autonoma di Trento Francesco Pisanu. L’incontro è stato aperto dall’assessore all’istruzione, università e cultura Mirko Bisesti, che del dirsi molto soddisfatto del successo ottenuto dalla manifestazione ha detto: “Oggi possiamo affermare che al di là degli importanti stimoli che questa manifestazione ci ha dato, TrentinOrienta ci anche permesso di fortificare il senso di comunità, consentendoci di incontraci di persona per riflettere, insieme, sull’importanza di una scelta molto delicata, quale è quella del percorso scolastico da intraprendere dopo la terza media”.
Assessore Mirko Bisesti, Dott. Pellai e Dott. Pisano [ Matteo Rensi - Archivio Ufficio Stampa PAT]

Alberto Pellai, dal canto suo, è entrato subito nel tema della conversazione, illustrando dapprima quanto le moderne tecniche di neuroimaging abbiano permesso scientificamente di comprendere come si evolve il cervello umano tra i 12 e i 20 anni. Con delle immagini esplicative il ricercatore ha dimostrato che è proprio in questa fascia d’età, che ogni persona può, o meglio deve agire, per rendere competente il proprio cervello su funzioni cognitive complesse. Funzioni che vengono fortificate anche in quella che ha definito “palestra” di apprendimento, ovvero la scuola.

Il ricercatore si è poi soffermato sul ruolo fondamentale dei genitori che, in un’era come quella che stiamo vivendo, spesso si sentono spaventati dalle prospettive che il futuro talvolta sembra far presagire. “I genitori spaventati – ha detto Pellai – sono “spaventanti”, quindi lo sforzo, con i nostri figli, è quello di essere più accoglienti, più pazienti e più stabili possibile.

Pellai ha poi definito la preadolescenza come l’età dello tsunami; un’età in cui prevalgono i superlativi, sia in positivo che in negativo; un’età potente con tante trasformazioni. Ecco che il ruolo del genitore può essere paragonato al ruolo che ha un comandante di un aereo che viaggia durante una turbolenza. Un genitore deve dunque essere sempre al fianco del proprio figlio, monitorandone il progetto scolastico, incentivando le relazioni con gli altri e osservando chi è il proprio figlio anche durante il suo tempo libero. Da queste azioni potrà trarre importanti indicazioni per mettersi in gioco nelle sfide educative che gli permetteranno di essere un riferimento credibile, stabile e competente nei confronti del proprio figlio.

(c.ze.)


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