Giovedì, 02 Giugno 2022 - 22:40 Comunicato 1608

Le suggestioni della musica classica nel concerto, fra violino Stradivari e piano, della Fondazione del Museo del Violino di Cremona

FESTIVAL ECONOMIA TRENTO - Dal 1894, anno della sua istituzione, il Museo Stradivariano di Cremona, ora Museo del Violino, è diventato un punto di riferimento unico per la sua collezione di strumenti, dalle viole e dai violoncelli ai violini, forgiati da liutai come Antonio Stradivari e Giuseppe Guarnieri del Gesù. A questa storia si lega la Fondazione del Museo del Violino di Cremona, la cui esperienza è stata tratteggiata questa sera alla Sala della Filarmonica di Trento dal Maestro Fausto Cacciatori, conservatore delle collezioni della stessa Fondazione. Parole, le sue, che hanno introdotto l’intenso concerto della giovanissima violinista Clarissa Bevilacqua e del pianista Yu Nitahara.
Festival Economia 2022: alla Filarmonica “Concerto Fondazione Museo del Violino di Cremona” (la violinista Clarissa Bevilacqua e il pianista Yu Nitahara)

Una serata, quella presentata da Marta Cagnola, giornalista e conduttrice di Radio 24, che ha intrecciato le suggestioni della musica classica al breve ma incisivo racconto del Maestro Cacciatori responsabile della conservazione, catalogazione e valorizzazione degli strumenti e dei reperti conservati nel Museo del Violino, del quale cura anche gli allestimenti espositivi.
“La particolarità di questo Museo – ha evidenziato Cacciatori – è che ospita oggetti che continuano a vivere attraverso chi li suona. La loro istanza estetica si lega ancora al loro suono e per questo noi li affidiamo, come accade stasera a Trento, a giovani violinisti di grande talento, nei quali riponiamo una grande fiducia”. Cacciatori ha anche ricordato la grandezza di Antonio Stradivari: “Un liutaio unico, che fece dell’innovazione la sua forza, ma anche un grande esperto di 'marketing' nel far conoscere le sue pregiate produzioni. Dalla sua bottega cremonese non uscirono solo violini, viole e violoncelli ma anche strumenti a pizzico”. Fra questi il Violino Golden Bell, datato intorno al 1668, suonato magnificamente da Clarissa Bevilacqua, musicista che ha debuttato al Pritzker Pavilion di Chicago davanti a diecimila persone a soli nove anni.
Bevilacqua ha incantato la platea della Filarmonica sia per la sua notevole tecnica, sia per la delicatezza della sue interpretazioni. Al suo fianco il pianista giapponese Yu Nithara, che ha vinto diversi concorsi internazionali e che nel 2020, ha conquistato il 3° premio al 14° Concorso Internazionale Mozart di Salisburgo. L’intenso  dialogo fra i due si è dipanato nelle esecuzioni della “Sonata in La maggiore K 305” di Wolfgang Amadeus Mozart, della “Sonata per violino e pianoforte” di Claude Debussy, della “Sonata n.5, Primavera” di Ludwig van Beethoven e dell’“Introduzione e Rondò capriccioso” di Camille Saint – Saëns.

(fds)


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