Giovedì, 10 Ottobre 2019 - 15:28 Comunicato 2431

Le sfide del calcio che verrà, fra Mondiali, Var e calcio femminile

Il Festival dello Sport di Trento ha proposto stamane al Teatro Sociale l’incontro con una coppia d’eccellenza del calcio internazionale come quella formata da Pierluigi Collina e Gianni Infantino. Tanti gli spunti di un appuntamento che ha avuto il suo focus sui Mondiali di calcio, che hanno già disegnato il loro futuro con le edizioni in programma nel 2022 in Quatar - la prima che si svolgerà in inverno per le condizioni climatiche del Paese ospitante - e nel 2026 in Nord America. Due sfide che si annunciano cruciali per il Mondiale, diventato un evento che ha una dimensione sempre più globale e capace di muovere grandi interessi economici oltreché sportivi. Fra gli argomenti al centro della discussione anche quelli relativi all'introduzione della Var nel mondo del calcio e al boom del calcio femminile dopo il Mondiale di Francia della scorsa estate.

Ad intervistare il presidente della Fifa Gianni Infantino ed il capo della Commissione arbitri Fifa, Pierluigi Collina, protagonista della rivoluzione vincente della Var introdotta anche al Mondiale di Russia dello scorso anno, il condirettore de La Gazzetta dello Sport Stefano Barigelli, e il giornalista della rosea Fabio Licari.
L'attenzione è andata subito ai Mondiali del 2026 che avranno una partecipazione record di ben 48 squadre: "Il Mondiale - ha detto Infantino - deve essere sempre più un torneo dei popoli, un evento globale e in quest'ottica pensiamo che anche con 48 formazioni partecipanti ci sarà uno spettacolo di alta qualità". Il presidente della Fifa, a capo di 211 Federazioni, ha parlato anche dei Mondiali del 2022 in Quatar: "Senza dubbio sarà un Mondiale particolare perché si svolgerà per la prima volta in inverno, dal 21 novembre al 18 dicembre, ma questa è una novità da accogliere con favore proprio perché si tratta di rompere gli schemi del passato". Per Infantino: "E' giusto portare un evento di tale portata in un Paese come il Quatar in cui non si è mai svolto e che non ha una grande tradizione calcistica. Sono sicuro che sarà un Mondiale spettacolare anche perché i giocatori saranno in perfetta forma in quel periodo della stagione e giocheranno con temperature medie perfette fra i 15 e i 25 gradi Una sfida che contiamo di vincere anche grazie a stadi bellissimi, portando avanti una crescita del Mondiale dopo l'edizione in Russa che è stata, nonostante le tante critiche preventive, la più bella di sempre".
Pierluigi Collina ha già iniziato il suo lavoro per portare la miglior squadra possibile di arbitri in Quatar: "La nostra strada per il prossimo Mondiale è già iniziata così come il lavoro sulla rosa di fischietti da selezionare per il Quatar dalla quale sceglieremo quelli che riterremo i migliori. A questa fase seguirà poi la designazione degli arbitri per le singole partite: una sorta di puzzle che ai Mondiali è sempre difficile comporre".
Incalzato dai giornalisti della Gazzetta Infantino ha parlato dell'onestà nel mondo del calcio: "Bisogna sempre giocare per vincere, questo deve essere un valore imprescindibile del calcio: è una questione di rispetto sia verso il pubblico che verso se stessi per i calciatori".
Il 2019 è stato anche dei Mondiali di calcio femminile in Francia con un successo che riempie d'orgoglio il presidente della Fifa: "Abbiamo portato oltre un milione di spettatori negli stadi - ha sottolineato Infantino - per un evento che ha avuto un successo televisivo secondo solo ai Mondiali di Russia. Credo che quella del calcio femminile sia una realtà che va ben oltre il Mondiale e anche per questo fra le mie proposte c'è quella di investire un miliardo di dollari nei prossimi quattro anni per creare nuove competizioni e far crescere questo movimento". Fra i temi caldi anche quello della Var, ovvero dell'uso della tecnologia video, che ha sta rivoluzionando il calcio e l'azione degli arbitri: "Consideriamo quella in atto - ha sottolineato Pierluigi Collina - ancora come una fase di sperimentazione. Non abbiamo voluto "riarbitrare" le partite con la tecnologia e per questo abbiamo voluto restringere le decisioni solo ad una determinata tipologia di episodi in campo. Ora l'obiettivo per il Quatar è quello di accorciare i tempi delle decisioni per spezzare il meno possibile i ritmi del gioco". Proprio grazie all'uso della Var per Infantino il calcio oggi è diventato più "bello, pulito e giusto". Sua la decisione d'introdurre questo strumento, era il 5 marzo del 2016, nel mondo del calcio: "Un tempo ero scettico sull'introduzione della Var perché temevo che potesse snaturare il flusso del gioco ma dopo la mia elezione alla Fifa ho pensato fosse arrivato il momento giusto per questa svolta che spazza via quasi tutte le polemiche e aiuta gli arbitri nel loro difficilissimo lavoro".



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