Sabato, 13 Ottobre 2018 - 08:28 Comunicato 2447

Le grandi sfide, fra record leggendari e fragorosi fallimenti, raccontate da Neri Marcorè

E’ stato Neri Marcorè il mattatore assoluto della serata di venerdì al Teatro Sociale per il Festival dello Sport. Il noto musicista e attore marchigiano è stato il protagonista dello spettacolo “Storie da record” : un titolo sottolineato da un esaustivo occhiello “Dalla maglia nera alla bici di Moser fino all'urlo di Tarzan in una piscina olimpionica”. Neri Marcorè ha accompagnato il pubblico che ha riempito il Sociale in un viaggio attraverso le sfide che hanno segnato il mondo dello sport e sono entrate nella leggenda. Sfide coronate da incredibili successi capaci di trasformare uomini e donne in veri e propri miti dello sport accanto ad altre che hanno fatto registrare grandi fallimenti e cocenti delusioni ma hanno comunque contributo al tentativo di superare i limiti stabiliti fino a quel momento.

Uno spettacolo, “Storie da record”, che ha intrecciato la vis narrativa coinvolgente di Neri Marcorè con le musiche eseguite dal vivo dal violoncellista Stefano Cabrera e dal percussionista Simone Talone. Nella galleria di personaggi creata da Marcorè si sono materializzate figure che hanno segnato l’immaginario sportivo del secolo scorso e campioni osannati nello sport di questo terzo millennio. Marcorè si è trasformato in una sorta di cronista radiofonico avvalendosi anche dell’uso di vecchie fotografie in bianco e nero, di filmati di pagine di giornale  per creare un coinvolgente filo narrativo capace di catturare la platea. Una carrellata di campioni di ieri e di oggi a partire dalle Olimpiadi di Città del Messico del 1968 con gli statunitensi Tommie Smith e John Carlos sul podio con il loro leggendario pugno chiuso, avvolto da un guanto nero, lanciato verso il cielo, per protestare contro le discriminazioni subite dalla popolazione di colore nel loro Paese. La sfida alla velocità per abbattere in pista il numero dei secondi è stata anche quella del campione italiano d’atletica Pietro Mennea, con il suo record del mondo nei 200 metri stabilito a Città del Messico e rimasto ancor oggi imbattuto a livello europeo, così come in vasca, per rimanere fra gli azzurri, i record sono quelli della campionessa di nuoto Federica Pellegrini. Non potrebbe mancare, nel suo Trentino,  l’omaggio all’epopea del ciclista Francesco Moser capace nel 1984 a Città del Messico di battere il record dell'ora (massima distanza percorsa in un'ora) che  apparteneva da ben dodici anni a Eddy Merckx. I volti sono anche quelli di Alex Zanardi che ha sfidato con le sue incredibili imprese sportive le avversità della vita, del campione di nuoto statunitense Johann Weissmüller diventato celebre per il suo ruolo di attore nei panni di Tarzan e di quei ciclisti che per anni hanno indossato, pur di vincere almeno quel premio riservato agli ultimi, la maglia nera al Giro d’Italia.



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