Mercoledì, 09 Novembre 2016 Comunicato 2357

Il film/documentario di Katia Bernardi vede il sostegno di Trentino Film Commission
Le "Funne" ai "Venerdì di cultura" dell'Università della terza età di Trento

Nell'ambito dei Venerdì di cultura dell'Università della terza età e del tempo disponibile di Trento organizzati dalla Biblioteca della Fondazione Franco Demarchi, venerdì 11 novembre alle ore 15 (presso la sede della Fondazione Demarchi in piazza S. M. Maggiore a Trento) la giornalista Claudia Gelmi condurrà la scrittrice e regista Katia Bernardi nella presentazione del suo libro, che ha conquistato le prime pagine dei giornali di tutto il mondo, “FUNNE - Le ragazze che sognavano il mare” (edizioni Mondadori).
In tale occasione Katia Bernardi presenterà, inoltre, alcuni spezzoni del film/documentario (prodotto da EiE film, Jump Cut con ReStart (Croatia) e Chocolat, e vede il supporto di Trentino Film Commission, Hydro Dolomiti Energia, Discovery Italia, HRT Croazia, Croatian Audiovisual Center, Comune di Valdaone.) che ha girato su questo sogno a lieto fine delle Funne e che in ottobre è stato presentato al Festival del cinema di Roma.
L’incontro sarà ad ingresso libero ed è aperto a tutti gli interessati.

La storia di questo libro, che sorprende per la sua naturalezza e spontaneità che mette in risalto la genuinità di una piccola comunità montana, è nata in una mattina d'estate a Daone, tra le montagne del Trentino. Narra le vicende di alcune loro donne, in dialetto chiamate “funne”, del loro viaggio e del loro sogno di riuscire a festeggiare il ventennale del loro circolo pensionati con una gita molto speciale: andare per la prima volta al mare tutte insieme, perché molte di loro il mare non lo hanno mai visto. Bellissima idea, bellissimo sogno. Ma certi sogni per diventare reali devono fare i conti con la cassa, e la cassa del Rododendro purtroppo piange. Sotto gli auspici della Madonna della Neve, e nutrite dall'immancabile fetta di polenta, le idee si moltiplicano: «E se vendessimo delle torte alla sagra del paese?»; «E se facessimo un calendario da vendere come i pompieri?»; «E se facessimo un "croadfanding" o quella roba lì che non so bene cos'è ma che è dentro l’internèt?». La loro poetica avventura fatta di successi, insuccessi, inaspettata notorietà, gelosie, lacrime e tante risate è raccontata da Katia Bernardi, che su questa storia ha girato un film documentario.
Una storia che ha conquistato le prime pagine dei quotidiani di tutto il mondo, nata in una mattina d'estate, verso la fine di luglio, tra le montagne selvagge.
Una favola vera, capace di farci ricordare che i sogni non hanno età e che non è mai troppo tardi perché si avverino.”

Katia Bernardi
Ha studiato cinema al DAMS di Bologna e nel 2004 ha fondato la casa di produzione KR Movie a Trento. Ad oggi i suoi documentari hanno partecipato a molti festival nazionali e internazionali e sono strati trasmessi in diversi canali televisivi come Tele+, Rai, History Channel, Sat 2000, CBC.
Tra i suoi lavori figurano Storie dell'Arte e Manifesta 7 (serie di documentari sull'arte contemporanea, 2001-2008), Pakistan Avenue (reportage in coproduzione con RAI3 2005), Zum Tode (documentario storico sulla resistenza con Arnoldo Foà, Trentofilmfestival, International Katmandu Filmfestival, 2005), Sildelki/Badanti (documentario sulle badanti russe e ucraine, 2007), Giannantonio Manci, un uomo da non archiviare (documentario storico sulla resistenza, 2008), Sloi, la fabbrica degli invisibili (Festival internazionale del documentario Indoxx di Napoli, Valsusa filmfest di Torino, Festival internazionale di Gorizia, Un film per la pace, Social world filmfestival, 2009), Auschwitz is my teacher (Festival internazionale di Gorizia, Un film per la pace, Magnificat film festival, Bielorussia, 2011), gli uomini della luce, documentario storico d'archivio sugli anni della ricostruzione post bellica in Italia (Trentofilmfestival, 2011, Cervinio Cinemountain 2011, Festival Leggimontagna 2013).
Il suo ultimo film/documentario è FUNNE - Le ragazze che sognavano il mare” (Festival del cinema di Roma, 2016).

(at)


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