Venerdì, 24 Maggio 2024 - 21:40 Comunicato 1302

Lavoro merce rara

La difficoltà delle imprese di trovare nuovo personale o personale con competenze diverse rispetto a quelle possedute dalla manodopera disponibile desta grande preoccupazione nel mondo economico. Sul tema, al Festival dell'economia, si è incentrato un confronto fra economisti dell'OCSE, un'imprenditrice trentina e un tecnico del Governo, moderato dalla giornalista del Sole 24 Ore Maria Carla De Cesari.
Lavoro Merce Rara Nella foto: Ottavio RICCHI; Romina PINAMONTI; Maria Carla DE CESARI; Alvaro S. PEREIRA; Nadim AHMAD [ Daniele Paternoster - Archivio Ufficio Stampa PAT]

Alvaro Pereira, capo economista incaricato dell'OCSE, ha evidenziato come il Italia il 75% delle imprese lamenti carenza di personale, mentre il 20% del personale assunto non dispone delle competenze necessarie. “Le cause – ha detto – vanno ricercate nella scarsa produttività, nell’invecchiamento della popolazione e anche nella crescita, molto scarsa, avvenuta negli ultimi anni, che ha portato ad un abbassamento dei redditi e quindi, di conseguenza, ad una fuga all’estero di personale qualificato”. Cosa fare per invertire la rotta? Per Pereira bisogna investire sulle capacità manageriali dei dipendenti delle aziende ed essere in grado di attrare immigrazione di qualità, con persone in entrata di alto profilo professionale. 

“Ci sono molte differenze a livello regionale – ha detto Nadim Ahmad, vice direttore del Centro OCSE per l’Imprenditorialità, le PMI, le Regioni e le Città – e per migliorare l’attrattività sono importanti le politiche messe in campo dai governi locali, ad esempio sul fronte della connettività fra i vari territori. Soltanto lo 0,3% dei lavoratori si sposta per trovare lavoro in un’altra regione in Italia e dunque la mobilità interna non è la soluzione per affrontare le disparità regionali. Ci sono comunque – ha aggiunto – molte opportunità da sfruttare come la transizione verde e quella digitale. Dobbiamo puntare sulle potenzialità insite negli ecosistemi locali per colmare le carenze di posti di lavoro”. 

Romina Pinamonti, direttrice delle risorse umane presso La Sportiva, ha sottolineato come la carenza di personale specializzato abbia frenato la crescita dell’azienda della Val di Fiemme, che opera con successo sul mercato globale. Fra i problemi evidenziati quello dell’abitazione che in una valle a forte vocazione turistica è certamente un tema che limita l’attrattività. “Per contrastare il problema – ha detto – puntiamo molto sul benessere dei nostri dipendenti, sulla formazione e sulla conciliazione fra i tempi di vita e i tempi di lavoro”. 

Ottavio Ricchi capo economista del Ministero dell'Economia e delle Finanze ha osservato che se da un lato il tasso di disoccupazione è in costante calo, si assiste ad un “restringimento” del mercato del lavoro. “Le stime per i prossimi anni – ha spiegato – ci dicono che in Italia serviranno 3 milioni di lavoratori, di cui 2 sulla transizione digitale. Occorre incrementare la produttività, investire sul capitale umano e aumentare la partecipazione al mercato del lavoro, ad esempio quello femminile, in crescita, ma non abbastanza. Ci deve essere un dialogo forte e una collaborazione fra lo Stato e le aziende”.

(fm)


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