Venerdì, 09 Giugno 2017 - 12:10 Comunicato 1580

Con la delibera di oggi, proposta dal vicepresidente Olivi, i posti disponibili nel 2017 passano da 1330 a 1382
Lavori socialmente utili: disponibili 52 nuove opportunità occupazionali per i territori più impegnati nell'inclusione sociale

Passano da 1330 a 1382 le opportunità occupazionali previste per il 2017 con l'intervento 19, uno dei due rami - l'altro è il Progettone - in cui si articolano i lavori socialmente utili, il cui obiettivo è come noto agevolare l’inserimento nel mondo del lavoro di soggetti deboli, iscritti in apposite liste sulla base di determinati requisiti. In particolare ad essere valorizzati sono i Comuni "virtuosi", che investono maggiormente in questa importante opportunità aggiungendo risorse proprie a quelle messe a disposizione della Provincia. Gli interessati vengono impiegati in progetti di utilità collettiva - gestione del verde o spazi pubblici, di servizi pubblici e quant'altro - da Comuni, Comunità di Valle o Aziende di servizi alla persona.
Per quest'anno, quindi, il numero totale passa da 1330 a 1382. "La decisione - spiega il vicepresidente Alessandro Olivi, che ha proposto la relativa delibera, approvata oggi dalla Giunta - è resa possibile dal fatto che le amministrazioni locali, che ricorrono a questa opportunità per realizzare progetti di interesse pubblico, hanno richiesto un numero di lavoratori maggiore rispetto a quello loro assegnato a gennaio dalla Giunta provinciale. Non solo: alcuni enti anche nel 2017, così come negli anni scorsi, hanno scelto di coprire parte delle loro necessità con risorse proprie, ampliando così la risposta dei lavori socialmente utili a favore degli iscritti nelle liste. Ci è sembrato giusto premiarli per la sensibilità dimostrata verso l’inclusione sociale e lavorativa delle persone più deboli, anche in considerazione del prospettato calo delle risorse finanziarie che saranno disponibili nel prossimo esercizio. I lavori socialmente utili producono risultati concreti, di cui beneficiano tutte le comunità". I criteri di assegnazione delle nuove 52 unità accolgono, a titolo di premialità, le richieste espresse da enti che negli ultimi anni hanno investito risorse proprie aggiuntive in questo strumento, quelle di enti che hanno varato nuovi progetti, quelle di enti appartenenti a territori con un minor grado di copertura dell'intervento.

La disciplina dell'Intervento 19 prevede che il numero massimo di opportunità occupazionali sostenibili venga stabilito annualmente dalla Giunta provinciale su proposta della Commissione provinciale per l’impiego.

Lo scorso gennaio la Giunta aveva fissato per il 2017  in 1330 le opportunità occupazionali da attivare nell’ambito dell’Intervento 19. Alla scadenza prevista per il giorno 13 marzo sono stati presentati 325 progetti, di cui 2 pluriennali, e ad oggi sono stati tutti approvati.

La richiesta di nuove opportunità nel corso degli ultimi anni è andata via via aumentando, 40 nel 2015, 63 nel 2016, 68 nel 2017, aspetto che evidenzia l’attenzione delle amministrazioni locali verso le difficoltà sociali, lavorative ed economiche dei loro cittadini e al tempo stesso la condivisione di una proposta centrata sulla dignità e l'utilità del lavoro, piuttosto che sulla semplice erogazione di un sostegno al reddito.  

Quest’anno il fabbisogno rappresentato dagli Enti proponenti i progetti, eccede le unità occupazionali assegnate di 68 opportunità. A queste si devono aggiungere  90 opportunità coperte con risorse proprie degli enti.

Con la delibera di oggi la Giunta ha accresciuto le opportunità di Intervento 19 di 52 unità. Si sono accolte così le richieste espresse da enti appartenenti a territori che presentano un minor grado di copertura dell’Intervento, in relazione al numero degli iscritti in lista. Si sono accolte inoltre a titolo di premialità le richieste aggiuntive  espresse da quegli enti che negli ultimi anni, così come nell’anno in corso, hanno investito risorse proprie aggiuntive per aumentare il numero delle opportunità stesse. Infine, si sono accolte le richieste espresse da enti che hanno chiesto di attivare nuovi progetti.

Resta inteso che l’aumento delle opportunità effettuato quest’anno, non comporterà un’integrazione automatica delle opportunità storiche per l’anno prossimo, ad eccezione di quelle attribuite per l’attivazione di nuovi progetti attivati da parte degli enti.

(mp)