
Articolata nelle due società FAE Group e FAE Holding, l’azienda occupa attualmente circa 180 unità lavorative annue, un numero che è più che raddoppiato negli ultimi quattro anni, anche se rimane sempre difficile reperire personale specializzato. Come però, ha detto il presidente del CdA Diego Scanzoni, “Un’azienda vale soprattutto per le risorse umane che possiede; è un messaggio importante questo che vorremmo dare: vogliamo che il personale lavori bene. Questa è la nostra cultura d’impresa, vogliamo continuare a crescere investendo sulla sede di Fondo perché ci teniamo a rimanere in valle: le nostre risorse umane sono qui, dove siamo nati e dove abbiamo anche trovato l'appoggio delle istituzioni locali”. Notevoli gli investimenti strutturali degli ultimi anni, con l'ampliamento della sede produttiva nell’area adiacente la sede storica avvenuto nel 2018/19 e la realizzazione di nuovi spazi destinati agli uffici, alla produzione, alla logistica e ai collaudi.
In un prossimo futuro, in accordo con le amministrazioni locali, verrà acquisita l'area occupata dal capannone del Servizio Strade della PAT, attualmente a fianco degli spazi aziendali, che troverà una diversa collocazione a cura della stessa FAE, secondo un progetto condiviso con i tecnici provinciali.
Per quanto riguarda lo svolgimento della propria attività, che ha un’altissima percentuale di esportazioni, la FAE utilizza fornitori locali, generando un indotto costituito da aziende trentine, soprattutto per la produzione di componenti meccanici a disegno. In accordo con le strutture provinciali competenti, le istituzioni scolastiche e alcune università, l’azienda attiva iniziative di alternanza scuola-lavoro e di tirocinio extracurricolare, che in alcuni casi hanno portato all’assunzione dei giovani stagisti: “Un importante collegamento tra realtà scolastica e aziendale, che consente di ribadire la necessità che i giovani frequentino scuole tecniche e professionali, per poter essere pronti a cogliere le migliori opportunità lavorative presenti sul nostro territorio”, come ha detto il presidente Fugatti in occasione della visita.
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