Sabato, 02 Giugno 2018 - 12:08 Comunicato 1294

La tentazione populista

La storia mostra che il populismo, oltre che dalla difesa dell’identità nazionale, trae alimento dall’insicurezza economica. Dunque può essere contrastato attraverso politiche redistributive e sociali, che compensino gli effetti negativi sull’occupazione delle nuove tecnologie. Ne ha parlato al Festival il professor Barry Eichengreen, dell'Università della California, Berkeley, che ha scritto un libro proprio dal titolo "La tentazione populista". lntervistato dal vicedirettore de "Il Fatto quotidiano, Stefano Feltri Eichengreen sembra avere le idee chiare rispetto alle proposte del nuovo governo: "La gente si accorgerà presto che gli annunciati guadagni - ha detto - non arrivano e finirà per arrabbiarsi".

"Il reddito di cittadinanza - secondo Eichengreen - è un'ipotesi irrealistica. La flat tax? Una misura che andrà a beneficio dei ricchi, allargando il divario fra chi ha di più e chi ha di meno. Entrambe, inoltre, non sono sostenibili dal punto di vista dei costi".

Nel nostro Paese, tuttavia, secondo l’economista, la figura del presidente della Repubblica è in grado di fare da filtro rispetto all'arrivo dei candidati al governo: non ha impedito il formarsi di un governo Lega-5 Stelle, ma ha fatto in modo di ridurne l’impatto su una posizione chiave come quella del ministro dell’economia. Secondo Eichengreen alla base del dilagare dei movimenti populisti ci sono anche fattori economici: "Una crescita lenta o inesistente alimenta l’insoddisfazione soprattutto quando ci sono i partiti tradizionali, è il caso dell’Italia, la cui crescita economica dalla creazione dell’euro è stata pari a zero".

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(fm)


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