Giovedì, 01 Giugno 2017 - 18:41 Comunicato 1383

La salute disuguale in Trentino: on line il report

Sono chiamati "determinanti sociali della salute", perché influenzano appunto lo stato di salute. Fra essi non vi sono solo istruzione, lavoro e reddito, ma anche le condizioni socio-economiche in cui vivono le persone. La conoscenza e il monitoraggio degli effetti dei determinanti sociali sugli stili di vita è fondamentale per definire interventi di promozione della salute in tutte le politiche e, più in generale, per ridurre le disuguaglianze dello stato di salute e migliorare il benessere di tutta la popolazione. Ciò è in linea con gli obiettivi della strategia Salute 2020 dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e del Piano per la salute del Trentino 2015-2025 .
Per approfondire questo tema in occasione del Festival dell'Economia, l'Osservatorio per la salute del Dipartimento di salute e solidarietà sociale della Provincia autonoma di Trento mette a disposizione il report "La salute disuguale in Trentino", on line sul sito di Trentino Salute. Fra i dati emerge la posizione di eccellenza del Trentino, rispetto al contesto italiano, in alcuni settori, come il sistema scolastico e il reddito.

Come è strutturato il report
Il report è suddiviso in due parti. La prima parte è dedicata alle disuguaglianze nei determinanti sociali della salute: istruzione, lavoro e reddito. Nella seconda parte viene analizzato l’impatto delle disuguaglianze sociali sui comportamenti individuali che rappresentano importanti fattori di rischio per lo sviluppo e aggravamento delle malattie croniche: fumo, sedentarietà, consumo ad alto rischio di alcol, cattiva alimentazione e sovrappeso/obesità. Nell’analisi si prende in considerazione l’intero arco di vita (bambini, adulti e anziani). Per la predisposizione del report sono state utilizzate diversi fonti informative grazie alla collaborazione del Dipartimento salute e solidarietà con altri enti e dipartimenti (Dipartimento della conoscenza, Istituto di statistica della provincia di Trento, Azienda provinciale per i servizi sanitari).

Quali sono i risultati più importanti
Dall’analisi dei dati trentini viene confermata la posizione di privilegio ed eccellenza del sistema scolastico locale relativamente al quadro nazionale ed europeo. Tuttavia, persistono alcune diseguaglianze. Rispetto ai loro compagni maschi, le studentesse continuano ad avere maggiori problemi in ambito matematico e a trovarsi in condizioni in cui non studiano e non lavorano. Rispetto ai loro compagni italiani, gli studenti stranieri hanno maggiori difficoltà a raggiungere i livelli minimi di competenza scolastica, abbandonano più frequentemente gli studi e si trovano più spesso in condizioni in cui non studiano e non lavorano. Questi risultati indicano la necessità di rafforzare e promuovere maggiormente una politica di interazione e integrazione. Anche rispetto all’occupazione la situazione in Trentino risulta migliore della media nazionale ma sono comunque presenti alcune disequità nell’accesso al mercato del lavoro in base al genere, all’età, al livello di istruzione e alla cittadinanza. Le donne sono più spesso disoccupate, impiegate in lavori precari o lavorano con contratti part-time.
Il Trentino assume una posizione di eccellenza nel contesto italiano anche per quanto riguarda il reddito medio delle persone, ma non solo: il reddito risulta inoltre distribuito in maniera più equa tra la popolazione rispetto a quanto succede nel resto d’Italia. Tuttavia all’interno di una popolazione con un reddito medio soddisfacente e distribuito in maniera molto più equa, permane una percentuale, seppur bassa, di popolazione che versa in condizioni economiche difficili.

Come si riflettono le disuguaglianze sociali sui comportamenti legati alla salute
Il livello di istruzione ha una grande impatto sui comportamenti legati alla salute, fin dall’età evolutiva: i bambini di madri poco scolarizzate consumano più bevande zuccherate (e altri cibi spazzatura), uno tra i fattori di rischio più importanti per lo sviluppo di sovrappeso e diabete, già nei bambini. Inoltre, sovrappeso e obesità sono fattori che espongono allo stigma e di conseguenza anche a difficoltà nel rendimento scolastico. In età adulta il livello di istruzione influenza tutti i fattori di rischio per la salute analizzati (fumo, alcol, sedentarietà, sovrappeso e obesità) ad eccezione del consumo di frutta e verdura che risulta scarso in tutti gli strati sociali. Le persone che arrivano con qualche difficoltà a fine mese con le risorse economiche a loro disposizione sono più a rischio per il fumo, per la sedentarietà e di essere in sovrappeso o obesi (questo vale anche per i loro figli) rispetto alle persone che non hanno difficoltà economiche. La maggiore esposizione a questi fattori di rischio aumenta la probabilità di ammalarsi e morire precocemente a causa di malattie croniche come le malattie cardiovascolari, i tumori, il diabete, le malattie respiratorie croniche o le demenze.

In allegato il report

(at)


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