
Il dibattito si concentra su due temi: la centralità del paziente, quale oggetto di riferimento principale dell’azione sanitaria e l’importanza del cosiddetto “governo clinico”, che ha l’obiettivo di raggiungere l’efficacia e l’efficienza di un intervento sanitario in condizioni organizzative che ne massimizzano il beneficio a parità di risorse o che minimizzano queste ultime a parità di beneficio clinico ottenibile. In questo contesto, se da una parte le tecnologie digitali rappresentano l’infrastruttura abilitante per offrire una maggiore accessibilità alla cura, dall’altra le convergenze che si prevedono tra Information Technologies e Telecomunicazioni costituiranno il driver dei processi di trasformazione digitale nella sanità. D'altronde i dati dell’Osservatorio ICT in Sanità del Politecnico di Milano parlano chiaro: se il sistema sanitario italiano realizzasse pienamente il potenziale delle tecnologie digitali potrebbe risparmiare fino a 6,8 miliardi all’anno.