Un innalzamento, quello del quantitativo d’ozono presente nell’aria, che non sorprende, essendo un fenomeno tipico della stagione estiva. L’innalzamento delle temperature e l’aumento della radiazione solare che hanno caratterizzato la seconda parte del mese scorso, hanno favorito gli episodi di smog fotochimico che contribuiscono alla formazione di ozono O3. In alcune occasioni le concentrazioni hanno superato la soglia di informazione (180 μg/m3), senza però superare la soglia di allarme (240 μg/m3).
Le concentrazioni dell’inquinante polveri sottili PM10, invece, sono risultate contenute per la gran parte del mese di giugno, mantenendosi sempre al di sotto del limite previsto per la media giornaliera di 50 μg/m3 in tutte le stazioni della rete provinciale di monitoraggio della qualità dell’aria.
Le concentrazioni medie mensili di biossido di azoto (NO2) misurate in giugno sono risultate in linea o in leggero calo rispetto ai due anni precedenti. I valori medi orari sono rimasti sempre inferiori al imite di 200 μg/m3
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