Mercoledì, 01 Aprile 2020 - 15:00 Comunicato 680

Misurate riduzioni della concentrazione tra il 40 e 50% per l’inquinante biossido di azoto (NO2)
La qualità dell’aria al tempo del Coronavirus

La qualità dell’aria in Trentino è sensibilmente migliorata nel corso degli ultimi anni, con valori di concentrazione dei vari inquinanti in progressiva e costante diminuzione. Per alcuni di questi, come il monossido di carbonio, il biossido di zolfo o il benzene, si è assistito alla loro sostanziale scomparsa, mentre per altri, come per il biossido di azoto (NO2) o il particolato sottile PM10 – PM2,5, i valori sono diminuiti, ma rimangono ancora presenti.
In seguito delle misure introdotte dal Governo per l’emergenza Coronavirus, adottate anche dalla Provincia autonoma di Trento, tra le quali la sostanziale limitazione alla possibilità di spostamento da parte delle persone e la chiusura di tutte le attività non essenziali, si è prodotta una drastica e prolungata riduzione del traffico e dunque anche delle emissioni, in particolare dell’NO2, inquinante prodotto da tutti i processi di combustione, compresi quelli prodotti dal traffico, ma anche quello che più rapidamente risponde alle variazioni delle emissioni.
Una recente stima prodotta dal Sistema nazionale di protezione ambientale ha evidenziato una diminuzione su tutta la Pianura Padana, e anche in Trentino, per il biossido di azoto dell’ordine del 40 ÷ 50%.

Per confermare o meno tale stima sono quindi stati analizzati i dati raccolti dalla rete provinciale di monitoraggio della qualità dell’aria nell’ultimo periodo, ed in particolare quelli forniti dalle stazioni cosiddette di “traffico” di Trento via Bolzano e di Avio al bordo dell’A22, dedicate prioritariamente alla misura degli impatti da questa sorgente, nonché quelli della stazione di “fondo urbano” di Trento Parco S. Chiara, in grado di evidenziare la complessiva differenza nei valori di concentrazione degli inquinanti misurati sulla città e più in generale anche nelle nostre valli.
Ebbene, l’effetto sulla qualità dell’aria dovuto alle limitazioni introdotte risulta particolarmente evidente osservando gli andamenti della concentrazione di NO2 nelle tre stazioni.
Lo è in modo particolare per le stazioni di “traffico” di Trento via Bolzano e di Avio al bordo dell’A22 dove, a partire dal 9 marzo, le concentrazioni di NO2 sono mediamente diminuite rispettivamente del 48 e 50% rispetto a quelle normalmente presenti in questo periodo dell’anno, con punte giornaliere in diminuzione superiori anche all’80%.
Molto sensibile anche la diminuzione delle concentrazioni di NO2 presso la stazione di Trento Parco S. Chiara che, dopo il lockdown, ha registrato una diminuzione media del 41%, con punte di diminuzione giornaliera superiori al 70%. Questo dato riferito ad una stazione di “fondo urbano” non direttamente esposta all’inquinamento da traffico è molto significativo, in quanto può essere indicativamente esteso all’intera area urbana di Trento e più in generale alla gran parte del territorio provinciale.

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(at)


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