Venerdì, 14 Febbraio 2020 - 18:09 Comunicato 317

Alla cerimonia di commemorazione a Palazzo di Giustizia anche tre classi di studenti di Trento e di Bolzano
La figura di Vittorio Bachelet ricordata ai giovani

Anche in Trentino, come nelle sedi di molte Corti d'Appello italiane e al Consiglio Superiore della Magistratura è stata ricordata, a quarant'anni dalla sua uccisione ad opera delle Brigate Rosse, il 12 febbraio 1980 alla Sapienza, la figura di Vittorio Bachelet. La commemorazione si è svolta nell'aula magna della Corte d'Appello presso il Palazzo di Giustizia di Trento e vi hanno partecipato, assieme a molte autorità, anche i rappresentanti della Consulta Provinciale degli Studenti e della sua commissione legalità, nonché due classi di studenti trentini del Liceo Prati e dell’Istituto Tambosi ed una classe dell’Istituto Battisti di Bolzano.

Con parole e accenti diversi, ma tutti accomunati dal riconoscimento del suo valore umano e dottrinale, hanno ricordato il giurista che fu presidente di Azione Cattolica e vicepresidente del CSM, il Commissario del Governo di Trento Sandro Lombardi con un partecipato e commosso inquadramento storico di quei difficili "anni di piombo", il Commissario del Governo di Bolzano Vito Cusumano, il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, il vicario del vescovo don Marco Saiani, il comandante regionale della Guardia di Finanza Ivano Maccani, il Garante dei Minori Fabio Biasi, il Procuratore generale della Repubblica di Trento Giovani Ilarda, i Procuratori della Repubblica di Bolzano Guiancarlo Bramante e di Rovereto Aldo Celentano e il Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Trento Lorenza Omarchi.

Alla cerimonia di commemorazione - aperta dalla presidente della Corte d'Appello Gloria Servetti con un ricordo di Bachelet affidato alla voce di Renzo Fracalossi - è intervenuta con un breve saluto rivolto agli studenti ed in rappresentanza anche dell'assessore provinciale all'istruzione, università e cultura, la Sovrintendente scolastica del Trentino Viviana Sbardella: "Vorrei che i nostri giovani - ha affermato la Sovrintendente - non debbano più vivere esperienze come quelle buie vissute da noi negli anni '80, specie in un momento come questo nel quale abbiamo difficoltà a vivere in maniera serena le relazioni e il confronto tra idee diverse".

"Ricordare Bachelet oggi - ha aggiunto il presidente della Consulta provinciale degli studenti Leonardo Divan - è un'occasione per ricordare una persona che ha servito la comunità italiana ma anche di una riflessione sui valori ai quali Bachelet aveva profondamente ancorato la propria vita e il proprio lavoro a salvaguardia della Costituzione e della legalità". 



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