Domenica, 06 Giugno 2021 - 15:15 Comunicato 1453

La cultura come motore della società e dell'economia

Questa crisi è stata una tragedia per la cultura ma ora si aprono nuove opportunità e nuove prospettive per una grande ripesa. La cultura come motore del cambiamento a beneficio di ogni persona, della società del mondo produttivo: e in questo gioca un ruolo fondamentale il progetto Europa Creativa con i suoi 2,4 miliardi stanziati a sostegno di centinaia di progetti, Progetti rallentati per la pandemia che andranno rivisti sotto un'altra ottica per creare reti e nuove forme di collaborazione. Aiuti anche a strutture a livello locale per favorire e diversità culturali con un sostegno verso un mondo digitale e sostenibile dal punto di vista ambientale. E le opportunità per Trento sono tantissime.

La cultura esce a pezzi dalla pandemia: uno dei settori maggiormente  colpiti a livello mondiale si interroga ora come ritrovare nuova forza e vitalità. La risposta arriverà sì dagli aiuti europei con il programma Europa Creativa che mette a disposizione 2,4 miliardi, ma anche dalla capacità delle diverse espressioni culturali di sapersi innovare per giocare un ruolo fondamentale in una ripresa che sia più inclusiva. Ripresa della cultura che passa dall'economia, dalle nuove tecnologie per capire la nuova società esplorando nuovi mercati. Tutto ciò è stato detto nell'incontro Ocse (con i suoi due rappresentanti Pierluigi Sacco e Alessandra Proto) "Cultura e creatività per una ripresa più inclusiva: lo Stato come un facilitatore?" al quale hanno partecipato anche il sindaco di Trento Franco Ianeselli, Justyna Jochym Ceo del Festival Adelaide, Michela Magas prima donna dell'industrie creative a ricevere il premio European Woman Innovation of the Year dalla Commissione Europea e Walter Zampieri consigliere speciale del commissario europeo per la cultura.

"L'impatto della crisi è stato devastante - ha esordito Zampieri - ma ora ci sono tutte le premesse per la ripartenza con nuovi progetti per creare una rete più ampia di organizzazioni culturali. Quindi da dimensione locale a dimensione europea senza dimenticare le piccole realtà. Il settore culturale dovrà lavorare ancora più per l'inclusione sociale attraverso la partecipazione di molti soggetti". Di eccellenze culturali ha parlato il sindaco Ianeselli: "Importante avere centri che lavorano a livello locale e il ritorno dello Stato è un motore di sviluppo importante. Siamo una piccola regione ma vediamo tante opportunità, siamo l'avamposto italiano, si respira il fascino del meticciato e stare alla frontiera dà grandi possibilità. Le nostre priorità sono quelle di diffondere la cultura ad alto livello e dare spazio a industrie culturali creative attraverso l'open lab del Santa Chiara. Per quanto riguarda il Festival dell'economia dobbiamo fare un ulteriore passo: da momento a movimento per fare un salto avanti con le diverse creatività messe assieme". La cultura, sono parole di Magas, "è un driver fondamentale per la ripresa economica che si applica in diversi settori: il settore culturale creativo è un laboratorio per creare nuovi scenari per un nuovo ambiente, per capire la nuova società esplorando nuovi scenari a servizio dell'industria ma anche per nuove forme di espressioni artistiche". Da Adelaide Jochym ha illustrato modi alternativi e strategie messe in atto per sopravvivere e guardare al futuro: "I festival sono diventati fondamentali per la ripresa della città grazie anche agli interventi e aiuti dello Stato". Sacco in conclusione ha sottolineato la  necessità di "un cambiamento comportamentale per affrontare le sfide della comunità: la cultura in questo gioca un ruolo fondamentale e va messa al centro della strategia post pandemica dell'Unione europea"

(gr)


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