Domenica, 04 Giugno 2017 - 12:22 Comunicato 1505

La banca dati Inps, la miniera della conoscenza sull’universo dei lavoratori e pensionati

Gli archivi Inps permettono di combinare informazioni sulle condizioni di salute di milioni di persone in rapporto alle loro carriere lavorative. L’accesso a questi dati e il loro utilizzo ai fini della ricerca sanitaria è l’obiettivo del programma VisitINPS che permette ogni anno a ricercatori di tutto il mondo di lavorare su queste ricche banche dati, che contengono praticamente l’universo dei lavoratori e dei pensionati italiani. Il prossimo passo - come hanno sottolineato Massimo Antichi e Massimo Piccioni, relatori dell’incontro di stamani del Festival dell’Economia dedicato a “Come leggere i dati dell’Inps” - è il collegamento, con relativo scambio di informazioni, con le banche dati degli ospedali e della Sanità italiana nel suo complesso.

Tito Boeri lo aveva anticipato pochi giorni fa nel suo discorso alla cerimonia di apertura del Festival dell’Economia, dedicato alla Salute: “L’’Inps è una formidabile banca dati sul mondo del lavoro e sui lavoratori in Italia”. Oggi i dati custoditi negli archivi Inps sono tornati all’attenzione del pubblico nella conferenza che si è svolta al Dipartimento di Economia e Management della Facoltà di Economia. Massimo Antichi, direttore del Centro studi dell’Inps, ed il collega Massimo Piccioni hanno presentato il programma “VisitInps” che ha l’ambizione di consentire al legislatore di contare sugli scenari che attendono il mondo della previdenza italiana (e non solo), così da metterlo nelle condizioni di prendere le iniziative più adeguate. Questo a prescindere da “criteri e priorità”, spesso opposte, della politica.
Massimo Antichi ha spiegato come la base dati Inps copra quasi tutta la popolazione italiana nelle diverse fasi di vita, con due limiti: i dati, così come raccolti in passato (ma in futuro non sarà più così) non consentono analisi sul microdato e ad oggi risulta ancora limitata la possibilità di incrociare i dati Inps con altre basi dati dello Stato.”Questo - ha aggiunto Antichi - limita lo scambio di informazione tra ricercatori”. Ad esempio, l’Inps non ha informazioni sulla fascia di età che va da zero a 18 anni, fondamentali per la ricerca mirata alla prevenzione medica o sanitaria.
Al programma VisitInps stanno lavorando, grazie ad un primo bando, circa 30 ricercatori sugli 80 candidati originali, su quelli che Antichi ha definito gli “ambiti strategici”.
“La novità - ha sottolineato Antichi - è che per la prima volta l’inps ha deciso di investire in maniera strutturata sui propri dati amministrati ai fini di ricerca sanitaria. E a questo proposito - ha aggiunto - se i dati relativi alle malattie fossero collegabili con i dati ospedalieri, avremmo la possibilità di arrivare in tempi relativamente brevi a previsioni sull’evoluzione delle malattie per buona parte delle popolazione”.
Attualmente i limiti non riguardano solo la compatibilità tra le varie banche dati dello Stato (aspetto peraltro molto critico) ma si aggiungo anche limiti giuridici. Ad esempio, in Europa non esiste - come ha dichiarato Piccioni, responsabile dei progetti di ricerca VisitInps - un quadro normativo di tutela giuridica ne in ambito sanitario ne previdenziale”
In futuro, secondo gli esperti Inps, si dovrà lavorare su due pilastri: assistenza sanitaria e assistenza previdenziali. Sarà l’unione delle informazioni di questi due ambiti a dare alla ricerca l’impulso per sviluppare modelli previsionali e scenari, indispensabili per uscire dall’emergenza continua circa la sostenibilità della previdenza e della sanità italiana.

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(pff)


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