Sabato, 20 Agosto 2016 - 22:15 Comunicato 1741

Il governatore Ugo Rossi al forum su autonomia e paritá dei sistemi informativi
La "Buona scuola" trentina al Meeting di Rimini

Il governatore del Trentino, titolare delle competenze sulla scuola, Ugo Rossi ha partecipato questa sera al forum su autonomia e paritá dei sistemi formativi al Meeting di Rimini. Al dibattito, moderato da Francesco Magni dell'Universitá di Bergamo, su un tema cruciale che interseca il modello della "buona scuola" sono intervenuti, assieme al presidente della Provincia autonoma di Trento, Marco Masi, presidente delle Compagnia delle Opere Educative, Matteo Rossetti fondatore della Free School Thomson House School e Giorgio Vittadini presidente della Fondazione per la Sussidiarietà.

Autonomia e paritá sono due colonne storicamente importanti della Scuola trentina. E il governatore Rossi le ha ricordate, spiegando che il forte investimento sulla scuola voluto dal governo provinciale trova ragione nella forte convinzione che un territorio piccolo come il Trentino "puó immaginare una sua competivitá a condizione che fornisca ai propri giovani le migliori condizioni per essere protagonisti del futuro".

"se libertá e insegnamento - ha detto tra l'altro Rossi - non hanno il paradigma della qualitá ad orientarle, rimangono una scatola vuota". Nel suo intervento, il governatore ha descritto i "fondamentali" della "Buona scuola" in Trentino, sottolineando la valenza rappresentata dall'autonomia delle singole scuole "che non é un fatto tecnico o giuridico ma che significa responsabilitá dei dirigenti scolastici", dal collegamento scuola/lavoro ("collegare la scuola al lavoro vuol dire collegarla al senso vero della vita"), dal sistema incardinato sui poli formativi e dal trilinguismo.

"Ci fidiamo molto delle nostre scuole - ha concluso Rossi - sia quelle paritarie che provinciali, ed alle nostre scuole chiediamo di mettersi in gioco rispetto ai destini del nostro territorio, di aiutarci, in totale autonomia, a sviluppare due aspetti importanti: la capacitá dei nostri ragazzi di riconoscersi nel territorio in cui vivono, perché una autonomia come la nostra ha bisogno di un popolo consapevole e cosciente, e di sapersi rapportare ad una globalitá sempre piú in veloce e continuo cambiamento".



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