Venerdì, 13 Marzo 2015 - 02:00 Comunicato 593

La verifica della Provincia non ha portato alla luce comportamenti scorretti
LICEO RUSSELL: IL PRESIDENTE ROSSI SCRIVE ALL'ONOREVOLE SALVINI

In seguito alla vicenda occorsa in un istituto scolastico del Trentino, il liceo Russell di Cles, a cui gli organi di informazione hanno dato ampio risalto, la Provincia si è confrontata con i vertici dell'istituto, non rilevando scorrettezze nel comportamento del corpo docente. Il presidente Ugo Rossi - anche nella sua veste di responsabile del settore istruzione - ha scritto una lettera chiarificatrice all'onorevole Matteo Salvini, il cui testo riportiamo qui.-

"Le scrivo in relazione alla vicenda occorsa in un istituto scolastico del Trentino -. scrive Rossi - il liceo Russell di Cles, che ha avuto come Lei sa un'amplissima eco mediatica, generando reazioni invero piuttosto inquietanti soprattutto sui social network. Come presidente della Provincia autonoma di Trento e responsabile per il settore all'istruzione posso assicurarLe che abbiamo raccolto tutte le informazioni utili su quanto è avvenuto. Ci siamo inoltre confrontati con il dirigente scolastico, che ci ha manifestato la sua preoccupazione in merito ai ripetuti messaggi offensivi e alle minacce pervenute alla scuola attraverso i canali del web.
Vorrei dirLe innanzitutto che le cose non sono andate così come una parte degli organi di informazione le ha riferite. Nessuna frase che riguardasse la Sua persona e la formazione politica che Lei rappresenta è stata pronunciata, e nessuna umiliazione è stata inferta ad una studentessa per avere espresso la propria opinione durante una discussione in classe. In Trentino rispettiamo le idee di tutti, e se ci sforziamo, anche nei confronti degli stranieri, di esercitare le virtù dell'accoglienza e del riconoscimento della pari dignità di ciascuna persona, a maggior ragione sposiamo questi principi nel contesto delle funzioni educative e formative.
Temi come quello dell'immigrazione si prestano naturalmente a confronti anche molto accesi, dentro e fuori la scuola. Ma è nostra cura e responsabilità far sì che - specie in un contesto come quello di un'aula scolastica - ognuno possa esporre liberamente le proprie idee e siamo certi che il professore al centro della vicenda non sia venuto meno ai propri doveri.
Ho ritenuto opportuno pertanto scriverLe per rassicurarLa in proposito e rimango a disposizione per un eventuale confronto personale per chiarire in via definitiva gli spiacevoli equivoci che si sono creati e restituire alla stessa scuola la necessaria tranquillità".
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