Giovedì, 26 Novembre 2015 - 02:00 Comunicato 2992

Garantita la totale sicurezza dei pazienti
LEGGE NAZIONALE SULL'OBBLIGO DI RIPOSO DEI MEDICI

Le disposizioni adottate dall'APSS per adeguare l'organizzazione ospedaliera alla normativa nazionale sull'obbligo di riposo dei medici non pregiudicano in nessun modo la sicurezza delle pazienti.-

Il rispetto della nuova normativa sul riposo dei medici ha comportato necessariamente nel breve/medio periodo degli interventi di trasformazione dell'assetto organizzativo nelle strutture ospedaliere provinciali.
Le modifiche imponevano una scelta fra la chiusura di alcuni reparti o la riorganizzazione operativa degli stessi; l'APSS ha scelto la seconda opzione.
La riorganizzazione messa in atto salvaguarda tutti i servizi ai cittadini e incide in maniera rilevante esclusivamente sull'organizzazione operativa dei punti nascita "periferici", Cavalese, Tione e Arco, per i quali è stata stabilità la seguente modalità operativa:
nella fascia oraria diurna, dal lunedì al venerdì, è garantita la presenza di tutto il personale previsto (ginecologo, anestesista, ostetrica)
al personale è stato raccomandato di garantire la massima flessibilità operativa; ciò comporta che in relazione alla concreta situazione clinica della partoriente si opterà per privilegiare l'effettuazione del parto in sede, ovvero, ove non ragionevolmente possibile, il trasferimento in condizioni di sicurezza presso una sede centrale (nel senso che una donna non verrà mai caricata in elicottero a metà travaglio solo perché si è entrati in orario notturno, se non in presenza di esigenze cliniche rilevanti)
questa indicazione vale sia per la fascia oraria notturna (20.00-8.00) che per quella pomeridiana (18.00-20.00) e nel fine settimana
la valutazione clinica della partoriente viene effettuata dall'ostetrica e dal ginecologo in fascia diurna mentre nella fascia notturna, pomeridiana e nel fine settimana è assicurata dall'ostetrica che, in caso di dubbio, può contattare il ginecologo in servizio all'ospedale S. Chiara.
La soluzione così descritta garantisce la sicurezza delle donne nonché la garanzia del rispetto delle disposizioni normative a tutela del personale e, come già detto, risulta essere attualmente l'unica alternativa alla chiusura dei reparti.
Il piano di riorganizzazione messo in atto è già operativo: nessun messaggio allarmistico risulta quindi giustificabile.
L'APSS prende atto con favore della disponibilità dell'Assessorato alla salute e politiche sociali a procedere con le assunzioni necessarie per ritornare in tempi ragionevolmente brevi a livelli di piena funzionalità.
Va peraltro evidenziato che i possibili disagi alle partorienti derivanti dalla ridotta operatività dei punti nascita periferici potrà essere ampiamente bilanciata dalla messa a regime su tutti gli ambiti territoriali del percorso nascita per la gestione da parte dell'ostetrica della gravidanza a basso rischio che è stato adottato da tempo, con buoni risultati, in alcune realtà provinciali. -