Venerdì, 20 Dicembre 2013 - 02:00 Comunicato 3561

L'obiettivo è attuare il principio della domiciliarità dell'assistenza alle persone non autosufficienti
LE DIRETTIVE 2014 PER I CENTRI DIURNI E IL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE

Approvate oggi dalla Giunta provinciale, su proposte dell'assessora alla salute e solidarietà sociale Donata Borgonovo Re, le direttive 2014 per la gestione dei Centri diurni e per il servizio di assistenza domiciliare integrata e cure palliative. Per predisporre il documento nel corso del 2013 è stato costituito un gruppo di lavoro con rappresentanti dell'Azienda provinciale per i Servizi sanitari, degli enti gestori e delle Comunità. Fra gli obiettivi: garantire un'assistenza appropriata rispetto ai profili di autonomia delle persone inserite nei Centri ed estendere l'assistenza diurna in modo più omogeneo su tutto il territorio provinciale, per contribuire ad attuare il principio della domiciliarità dell'assistenza alle persone non autosufficienti. Una novità è rappresentata dal servizio di presa in carico diurna continuativa che assicura, nei territori privi o carenti di questo servizio, l'attivazione di alcuni posti presso le Rsa nonché la valorizzazione del volontariato qualificato. L'applicazione del nuovo modello tariffario sarà graduale ed entrerà a regime nel 2016. La spesa complessiva per i Centri diurni e il servizio di assistenza domiciliare è di complessivi 6.645.260,74 euro, ai quali l'Azienda sanitaria dovrà far fronte con le risorse assegnate attraverso il riparto del Fondo sanitario provinciale 2014.-

Il modello organizzativo-gestionale individuato dal gruppo di lavoro per i Centri Diurni per anziani - servizi transitati dall'area socio-assistenziale all'area socio-sanitaria il 1' gennaio 2012 - ha caratteristiche di appropriatezza, equità territoriale e accessibilità; analogamente il modello di finanziamento è maggiormente aderente alle caratteristiche qualitative e quantitative dell'assistenza erogata.
Il gruppo di lavoro, costituita da Provincia autonoma di Trento, Azienda sanitaria, Rsa, Comunità e cooperative sociali, ha costruito il modello organizzativo e la struttura tariffaria in modo partecipato, coinvolgendo le diverse realtà che gestiscono queste strutture.
In particolare si posta attenzione alla tutela dell'utente, introducendo criteri di ingresso, di dimissione e di priorità che assicurano una omogeneità di trattamento su tutto il territorio provinciale, definendo precisi standard di servizio (giornate e orari di apertura, attività erogate), richiedendo una professionalità degli operatori (almeno l'80% del personale di assistenza deve avere una qualifica OSS/OSA e il coordinatore del servizio deve possedere almeno una laurea triennale) a garanzia di una qualità delle prestazioni erogate, coinvolgendo il volontariato, purché in possesso di qualifiche adeguate.
Per assicurare le stesse opportunità di utilizzo di questo servizio nei territori scoperti o carenti, è stata inoltre introdotta una tipologia di Centro diurno più flessibile attraverso il servizio di presa in carico diurna continuativa, che valorizza la possibilità di utilizzo degli spazi e dell'organizzazione delle RSA.
Inoltre è stata rivista completamente la modalità di remunerazione del servizio differenziandola anche in base alle diverse tipologie di Centro (esterno, integrato, Alzheimer, servizio di presa in carico diurna continuativa) e alle dimensioni strutturali.
Si tratta di un sistema tariffario graduale, che entrerà a regime con il 1' gennaio 2016 in modo da permettere ai gestori un progressivo avvicinamento alle caratteristiche gestionali e organizzative concordate. Le compartecipazioni degli utenti ai costi del servizio sono state confermate senza incrementi, esse coprono circa un quarto dei costi complessivi, e garantiscono un assistenza, potenzialmente, di nove ore al giorno per cinque giorni in settimana.
E' stata, poi, prevista l'apertura, nel corso del 2014, del nuovo Centro diurno di Scurelle, la contestuale chiusura di quello di Cinte Tesino e il passaggio degli ospiti che non andranno al Centro di Scurelle, verso le RSA locali; nonché l'apertura del programmato Centro diurno di Mezzolombardo.
Il finanziamento per i Centri diurni è pari per il 2014 a 4.209.465,05 euro, una cifra importante, che conferma l'attenzione dell'amministrazione provinciale al sostegno della domiciliarità, anche in un contesto di forte riduzione delle risorse.
Per quanto riguarda, invece, il servizio di assistenza domiciliare viene confermato il finanziamento 2013 (1.792.317,11 euro), con la possibilità per l'Azienda sanitaria di effettuare compensazione fra i diversi territori in base ai bisogni rilevati. Nel corso del 2014 dovrà essere completata la gara per l'affidamento del servizio. -