Venerdì, 07 Dicembre 2012 - 02:00 Comunicato 3813

Si tiene oggi l'inaugurazione della mostra al Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum di Innsbruck
"LE ARMI PER GLI DEI" DA TRENTO IN PRESTITO A INNSBRUCK

Una ventina di preziosi e rari reperti della collezione archeologica del Castello del Buonconsiglio sono stati inviati ad Innsbruck, dove saranno esposti nella mostra archeologica "Waffen für die Götter" ("Le armi per gli Dei) al Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum fino al 31 marzo 2013.-

Tra gli oggetti più significativi i visitatori della rassegna potranno vedere gli schinieri in bronzo rinvenuti in località Masetti di Pergine, un elmo Negau di tipo italico-alpino una scultura di Marte proveniente da Sanzeno, punte di lancia, lamine votive e armi in bronzo. Tra queste spicca la spada a manico pieno dell'età del Bronzo rinvenuta nella torbiera del Lago Pudro, in ottimo stato di conservazione e legata ad una storia affascinante. Fiumi, laghi, paludi e torbiere nel corso del II millennio a.C. sono stati scenari privilegiati di un fenomeno di portata europea: quello della deposizione intenzionale di manufatti, in genere singoli oggetti in metallo, armi – soprattutto spade ed eccezionalmente anche elmi o spilloni.
Si tratta di deposizioni occasionali "una tantum", testimonianze di forme rituali connesse a credenze magico-religiose, probabilmente praticate nei termini di offerte votive a divinità delle acque. Il ricorrere di ritrovamenti provenienti da fondali, ghiaie e sabbie alluvionali o da torbe delinea dunque l'esistenza di un paesaggio cultuale dove l'elemento dominante è la presenza fluida dell'acqua che doveva assumere un particolare significato in rapporto al divino, alle sue manifestazioni o epifanie. Nel caso della deposizione di spade, si tratta evidentemente di armi dal forte valore emblematico, simboli di prestigio e di potere a disposizione solo di una cerchia ristretta di guerrieri, appartenenti agli strati più alti della società. È stato anche prospettato che l'offerta rituale di un singolo oggetto di prestigio in un luogo sacro, come un corso d'acqua o una palude, nella relazione fra offerente e divinità possa riflettere, come in una sorta di trasposizione delle regole sociali umane, il rapporto intercorrente fra capi che si rendono omaggio attraverso lo scambio di doni in forma ritualizzata. -