Martedì, 20 Novembre 2012 - 02:00 Comunicato 3604

Numeri importanti per il progetto di Trentino Sviluppo che fa leva sull'esperienza di manager in pensione
LE AQUILE BLU DI TRENTINO SVILUPPO HANNO VOLATO SU 250 IMPRESE

Le Aquile Blu di Trentino Sviluppo compiono sei anni. Sono nate nel 2006 da un'idea assieme semplice ed innovativa: non disperdere il grande patrimonio di conoscenze ed esperienze di imprenditori e manager in pensione. Partito in sordina, quasi come una scommessa, il servizio ha già coinvolto 30 "Aquile", 252 imprese e contribuito ad avviare 98 progetti di innovazione in azienda. Un'esperienza che è diventata caso di studio universitario ed ora anche una pubblicazione dal titolo "Aquile Blu, conoscenza ed esperienza a fianco delle imprese". Il "Quaderno", con le storie e i casi aziendali raccontati dalla viva voce dei protagonisti, viene presentato oggi, martedì 20 novembre, alle 17.30 presso il Polo Tecnologico di Rovereto e al mattino in un'anteprima per la stampa.-

"In tempi in cui la crisi ancora non mordeva – ha sottolineato Alessandro Olivi, assessore all'Industria, Artigianato e Commercio della Provincia autonoma di Trento – Trentino Sviluppo ha avviato un progetto fortemente innovativo, proponendosi quale soggetto che accompagna, stimola, accorcia le distanze tra l'impresa, ricerca e mercato. Oggi questo tipo di azioni di tutoraggio e trasferimento di competenze non può essere considerato un "di più" ma diviene condizione necessaria perché un'azienda possa sopravvivere ed imprescindibile affinché essa riesca a crescere. Perciò il modello di azione che ha ispirato il progetto Aquile Blu dovrà diventare il core-business della nuova Trentino Sviluppo, il suo principale ambito di attività".
"Un'attività questa – ha anticipato Antonietta Tomasulo, consigliere di Trentino Sviluppo con delega a Sviluppo e Innovazione - che verrà potenziata ed affiancata ad altri servizi che stiamo promuovendo, con particolare attenzione alle startup e ai nuovi modi di fare imprenditoria. Condivido l'idea di affiancare i giovani a questo tipo di competenze senior, in modo da potenziare la loro formazione, affinarne le competenze ed agevolare l'introduzione nelle imprese".
E' toccato quindi a Luca Capra ed Elena Andreolli, dell'Area Imprese e Innovazione di Trentino Sviluppo, e all'Aquila Blu Giuseppe Petroni, presentare il "Quaderno" illustrando anche le modalità operative del servizio e i suoi punti di forza.
Dal "vecchio" direttore di stabilimento che aiuta a ridisegnare i macchinari per l'azienda che si trasferisce in un nuovo capannone, all'ex responsabile del marketing di una grossa multinazionale che accompagna un prodotto locale verso nuovi mercati internazionali, fino al capo del personale di un importante marchio internazionale che, dismessi i panni del manager, affianca l'imprenditore nella delicata fase del passaggio generazionale. Sono una decina i casi aziendali raccolti nella pubblicazione che ripercorre la storia, gli obiettivi e le motivazioni del progetto Aquile Blu di Trentino Sviluppo.
Il team attualmente è composto da una decina di senior manager, 65 anni l'età media, che hanno terminato l'operatività quotidiana in azienda ma che si sono resi disponibili a dedicare parte del proprio tempo a supporto delle imprese trentine. Tra loro ingegneri industriali, nucleari, elettronici e meccanici, oltre a chimici industriali ed economisti aziendali, figure di spessore in grado di coniugare conoscenza, professionalità e concretezza.
"Ma la carta vincente delle Aquile Blu - ha sottolineato Alessandro Garofalo, past president di Trentino Sviluppo ed ideatore del servizio - si è rivelata la loro capacità di entrare in sintonia con l'imprenditore, superando quella naturale diffidenza che spesso frena le contaminazioni tra mondo della ricerca e le piccole e medie imprese (trasferimento tecnologico). Da una parte gli imprenditori che lamentano nel mondo accademico poca concretezza, scarso rispetto dei tempi, troppa burocrazia, autoreferenzialità. Sul fronte opposto gli accademici che vedono negli imprenditori la tendenza a porsi degli obiettivi troppo a breve, l'incapacità di dare valore alla conoscenza, talvolta la pretesa di collaborazioni gratuite. Le Aquile Blu sono l'anello di congiunzione tra i primi ed i secondi, il "collega" di cui ci si può fidare, perché ha esperienza e parla la stessa lingua del fare, pur avendo le mani in pasta in fatto di ricerca ed innovazione.
Questa l'idea, assieme semplice e "rivoluzionaria", che ha dato il via nel 2006 al progetto Aquile Blu di Trentino Sviluppo. Da qui il significato del nome attribuito al progetto: l'aquila è un animale dalla vista acuta ed ampia, eletto a simbolo del territorio trentino, ed il blu è il colore della creatività e dell'innovazione, ma anche dell'Europa.

Il metodo. L'attività in azienda prende avvio attraverso un primo incontro conoscitivo nel quale l'Aquila Blu, attraverso la fase di audit, ha modo di "radiografare" l'attività imprenditoriale, in particolare per quanto riguarda i punti di forza da valorizzare e le criticità da migliorare. All'audit può seguire un vero e proprio progetto di innovazione aziendale, che si articola in circa 40 ore di supporto, oppure specifiche azioni che possono anche comprendere contatti con l'Università, con il mondo della ricerca o con enti istituzionali. Una percentuale significativa degli interventi, specie negli ultimi anni, è realizzata dalle Aquile Blu in team, così da proporre all'azienda un affiancamento complesso secondo un approccio multidisciplinare.
Nel percorso di supporto aziendale gioca un ruolo fondamentale il team di Trentino Sviluppo, che ha funzione di coordinamento e di riferimento per l'azienda, soprattutto verso la messa a disposizione delle numerose opportunità offerte dal sistema Trentino.
Attualmente gli interventi tramite il team Aquile Blu vengono finanziati grazie ai fondi messi a disposizione dalla Provincia autonoma di Trento con la "Legge unica dell'economia" (L.P. 6/99).
Attraverso il team Aquile Blu Trentino Sviluppo non propone una consulenza direzionale ma offre ad imprenditori e manager l'opportunità di confrontarsi con persone di esperienza che parlano il loro stesso linguaggio, avendo vissuto sulla propria pelle le sfide e le difficoltà derivanti dal guidare un'azienda nel mercato, per avviare un percorso di crescita e miglioramento grazie all'introduzione di nuovi metodi organizzativi o, semplicemente, di nuovi punti di vista.

Gli ambiti di intervento. Il progetto è nato principalmente per promuovere il trasferimento e la contaminazione tecnologica nelle aziende, soprattutto attraverso i contatti con il mondo dell'università e, più in generale, della ricerca. La domanda da parte delle aziende ed il progressivo confronto con la realtà trentina hanno successivamente suggerito un ampliamento degli obiettivi e delle finalità. Oggi il team Aquile Blu, grazie a percorsi professionali e competenze diverse e complementari, è in grado di realizzare analisi aziendali a 360 gradi. I progetti di supporto realizzati negli ultimi sei anni hanno riguardato principalmente aspetti legati al mercato (44% degli interventi), riguardanti la filiera meccatronica (13%), l'organizzazione (12%), il prodotto (9%), il counseling (7%) e la governante aziendale (6%). Si è quindi lavorato sullo sviluppo di nuovi prodotti, integrazione di tecnologie innovative, avvio di impresa, passaggio generazionale, governance aziendale e apertura internazionale, per citarne alcuni.
Importante ed in continua crescita, negli ultimi 2-3 anni, anche il supporto alle start up ed in particolare ai neo-imprenditori selezionati grazie al Premio D2T Start Cup o al Fondo Seed Money.
Negli anni è stata rilevata una significativa affezione delle aziende trentine alle Aquile Blu: dopo la fase di promozione iniziale, sono ora le imprese stesse a chiedere sempre più frequentemente di poter essere visitate. Il 21% degli interventi condotti nel 2011 è stato ravviato a seguito di richiesta spontanea da parte delle aziende.

I numeri dell'attività. Nei primi sei anni di attività, dal 2006 al 2011, il team delle Aquile Blu ha visitato 196 imprese, coinvolto 29 Aquile, promosso 80 progetti di supporto all'innovazione, avviato 149 collaborazioni interaziendali delle quali 70 sul territorio trentino, 37 a livello nazionale, e 42 a livello transnazionale. Sono state 60 i rapporto di collaborazione instaurati tra aziende e centri di ricerca trentini, 20 quelle con centri di ricerca nazionali.
Un impegno che negli ultimi anni è andato crescendo, come testimoniano i dati sull'attività svolta nei primi 10 mesi del 2012: 56 aziende coinvolte, 11 collaborazioni attivate tra aziende trentine e una con un'azienda nazionale. Dal 2006 ad oggi sono state quindi 252 le imprese trentine visitate dalle Aquile Blu di Trentino Sviluppo. (dm) -