Sabato, 29 Novembre 2014 - 02:00 Comunicato 3068

Se assumono disoccupati, disabili o persone con difficoltà di inserimento, l'ente pubblico può affidare, anche direttamente, appalti fino a 207.000 euro
LAVORATORI SVANTAGGIATI: APPROVATE LE LINEE GUIDA PER LE COOPERATIVE DI "TIPO B"

"Aiutare le persone svantaggiate a recuperare una propria autonomia, aiutare le cooperative sociali a crescere ed a sviluppare la propria dimensione imprenditoriale": così l'assessore Mauro Gilmozzi riassume il doppio intento che si prefigge la Provincia con le Linee guida, approvate oggi dalla Giunta, per l'affidamento alle cooperative sociali di tipo B di contratti pubblici di forniture di beni e servizi.-

Si tratta delle cooperative sociali che svolgono attività di portierato e guardiania, gestione di magazzini, manutenzione di aree verdi, custodia di impianti sportivi, servizi di pulizia, riordino archivi, digitalizzazione di documenti, facchinaggio, traslochi ecc. e che, per legge, sono tenute ad avere tra i propri dipendenti almeno il 30 per cento di soggetti svantaggiati. In Trentino le "tipo B" regolarmente iscritte all'apposita sezione dell'Albo provinciale delle Cooperative sono 38 su un totale di 120 cooperative sociali. Ad esse l'ente pubblico può affidare forniture e servizi diversi da quelli socio sanitari ed educativi, anche tramite convenzionamento diretto per importi fino a 207.000 euro (sotto la soglia comunitaria), purchè tali contratti siano appunto finalizzati a creare opportunità di lavoro per le persone svantaggiate.
In tale contesto le stazioni appaltanti possono dunque esigere, ad esempio, che le cooperative assumano disoccupati di lunga durata, introducano azioni di formazione per i disoccupati o i giovani, assumano più persone disabili di quanti ne preveda la legislazione nazionale, coinvolgano nell'esecuzione del contratto lavoratori invalidi o categorie di persone con particolari difficoltà di inserimento nel mondo del lavoro. Una possibilità questa, per altro scarsamente utilizzata dagli enti pubblici, quando invece appare necessario - come si legge nella deliberazione della Giunta approvata oggi - rilanciare questi strumenti che, da un lato, concorrono a contenere il costo sociale delle persone svantaggiate in carico ai servizi pubblici e, dall'altro, aiutano le persone ad uscire da situazioni di dipendenza grazie al lavoro.
(c.z.)
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