Lunedì, 20 Maggio 2013 - 02:00 Comunicato 1374

Lo conferma l'assessore Mellarini a seguito della riunione tenuta oggi con operatori economici e amministratori
LAGO DI CALDONAZZO, MASSIMA ATTENZIONE DA PARTE DELLA PROVINCIA

Massimo impegno e massima celerità nel tenere sotto controllo la situazione e nell'intervenire per ridurre i disagi agli operatori economici e ai cittadini a seguito dell'innalzamento del livello del lago di Caldonazzo: lo ha assicurato l'assessore provinciale all'agricoltura, foreste, turismo, promozione, caccia e pesca Tiziano Mellarini intervenuto oggi ad un incontro con gli operatori economici e gli amministratori dei comuni che si affacciano sul lago.
Il problema sarà risolto con un occhio di particolare attenzione per uno dei poli turistici di maggiore attrattività del Trentino. "Ci rendiamo conto - ha detto l'assessore Mellarini - dell'importanza del problema, che la Provincia non ha intenzione naturalmente di procrastinare. A maggior ragione in un periodo particolarmente sfortunato come questo che vede coincidere, da una parte, la necessità di garantire al settore turistico il massimo dell'impegno, anche per un effetto traino per l'economia turistica nel suo complesso, e dall'altra una situazione meteorologica che fin'ora non ha giocato certo a favore. Anche se va detto che la stagione deve ancora entrare nel vivo e quindi siamo ancora ottimisti, purché naturalmente si faccia presto e bene".-

In particolare si sta già intervenendo, sia attraverso la Protezione civile, per contrastare il problema nell'immediato, sia attraverso il Servizio Bacini montani, per risolverlo nel tempo.
Per l'immediato si sta posando un sistema di pompaggio dell'acqua che, tramite sei tubazioni lunghe 500 metri, convoglierà una portata di circa 1,6 metri cubi al secondo in località Brenta. Si prevede che questo sistema sarà in grado di accelerare la diminuzione dei livelli del lago con valori che si approssimano a 1,5 2 centimetri al giorno.
Ci sono poi due progetti di riadeguamento e ricalibratura del primo tratto del fiume Brenta, uno già in corso, iniziato nella primavera dell'anno scorso e interrotto a novembre proprio per l'innalzamento dei livelli idrometrici del lago e del fiume Brenta e uno per cui è in corso la fase espropriativa. Si interverrà per allargare e rendere più profondo il canale attraverso cui defluiscono le acque del lago. Il tutto sarà regolato da una paratoia con la quale si cercherà di controllare le dinamiche di variazione dei livelli del lago riducendo gli effetti dei fenomeni alluvionali e cercando di contrastare anche gli svuotamenti in caso di siccità, garantendo comunque una capacità di laminazione in grado di garantire la sicurezza dei territori a valle. (lr)
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