Domenica, 09 Dicembre 2012 - 02:00 Comunicato 3846

Su proposta dell'assessore Rossi, la Giunta ha stabilito le risorse del Servizio sanitario e ha dato le direttive all'Apss per il Piano di miglioramento
LA SPESA SANITARIA DEL TRIENNIO 2013-2015

Efficientamento e razionalizzazione della spesa e, al contempo, garantire e migliorare gli standard già elevati erogati dal Servizio sanitario provinciale. È questo in sintesi il contenuto della delibera che la Giunta ha approvato su proposta dell'assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi. Il provvedimento riguarda le disposizioni per il finanziamento del Servizio sanitario per il triennio 2013-2015, nonché le direttive per l'Azienda provinciale per i Servizi sanitari per la predisposizione, entro febbraio 2013, del Piano di miglioramento.-

"Riuscire a garantire gli elevati standard del servizio oggi erogato e la stessa qualità, a fronte di una contrazione delle risorse disponibili, sarà la sfida che ci riserva il futuro - è il commento dell'assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi -. Nel finanziamento del Servizio sanitario provinciale e nelle direttive che abbiamo dato all'Apss con questa deliberazione, c'è il cuore di questa sfida, cioè tenere costanti e addirittura migliorare i già ottimi parametri della sanità trentina e coinvolgere tutti gli enti e i soggetti del Servizio sanitario in un progetto di razionalizzazione della spesa, come già peraltro individuato con il Piano di miglioramento della pubblica amministrazione approvato la scorsa estate".
"La definizione della manovra finanziaria è avvenuta in un contesto del tutto nuovo per la Provincia - prosegue Ugo Rossi -, caratterizzato da una contrazione delle risorse disponibili e dalla necessità di accantonare una quota rilevante di entrate al risanamento dei conti pubblici nazionale. È evidente che siamo chiamati tutti a una maggiore responsabilità, anche nel comparto sanitario che da solo rappresenta il 30% della spesa corrente provinciale; in sostanza dobbiamo essere capaci di fare meglio con meno per assicurare al nostro sistema sanitario la sostenibilità finanziaria soprattutto nel medio/lungo periodo. Dobbiamo anzitutto efficientare la macchina amministrativa, le acquisizioni di beni e servizi ed anche l'utilizzo di tutto il personale dipendente (sia medico che non), anche in considerazione del nuovo Servizio Ospedaliero Provinciale (SOP) e dei processi d'integrazione socio-sanitaria, e nel contempo tenere fermi gli strumenti messi in campo a favore delle fasce più deboli, maggiormente colpite dal perdurare della crisi. Per questo abbiamo confermato anche nel bilancio pluriennale del comparto sanità una serie di interventi messi in campo, come l'assegno di cura che rappresenta sia una misura di sostegno a favore delle persone non autosufficienti, sia un'opportunità per valorizzare le risorse del privato sociale. Vogliamo proseguire nella politica di moderazione tariffaria già adottata negli anni scorsi, per non gravare ulteriormente sul reddito disponibile delle famiglie, come anche nel progetto di assistenza sanitaria integrativa territoriale per costituire fondi sanitari integrativi con particolare riferimento alla non autosufficienza, alla prevenzione e riabilitazione, alle cure odontoiatriche".
Confermati anche gli investimenti strategici: "Fra questi naturalmente sono state garantite le risorse per la realizzazione del nuovo ospedale del Trentino, gli interventi sugli ospedali periferici e le opere sulle Rsa - aggiunge l'assessore Rossi -. Inoltre, in stretta connessione con il nuovo ospedale, al fine di assicurare una sanità sempre più moderna ed efficiente, si garantisce anche uno specifico sostegno alle attività di ricerca, innovazione sanitaria e di alta formazione, attraverso la nascita, in accordo con la Provincia autonoma di Bolzano e le Università di Firenze, di Verona e di Innsbruck, della Scuola di Medicina in Trentino, che si prevede di organizzare come secondo triennio".

RISORSE PER IL SERVIZIO SANITARIO PROVINCIALE
Con la deliberazione di oggi si determinano le risorse a disposizione per il Servizio Sanitario provinciale per il triennio 2013-2015 e si provvede al riparto delle stesse fra l'Azienda provinciale per i Servizi sanitari e la Provincia autonoma di Trento.
Nello specifico, il finanziamento provinciale del 2013 stabilito per l'Apss ammonta a 1.101 milioni di euro, con una riduzione di circa 15 milioni di euro rispetto al finanziamento del 2012 pari a 1.116 milioni di euro.
Gli stanziamenti di bilancio per l'anno 2013 hanno comportato per il settore Sanità una diminuzione effettiva di 27 milioni di euro rispetto al 2012 (pari al 2,3%), diminuzione che evidentemente sarebbe andata a riflettersi sui trasferimenti in favore dell'Azienda sanitaria. In questa delibera di riparto 2013 si è potuto però limitare a 15 milioni di euro la diminuzione reale del finanziamento, in quanto già nel corso del 2012 sono state intraprese azioni di razionalizzazione che hanno consentito di creare consistenti risparmi di spesa da accantonare a bilancio, per poter poi essere impiegati dall'Azienda sanitaria per la spesa relativa al 2013.

DIRETTIVE PER IL PIANO DI MIGLIORAMENTO DI APSS
Con le direttive riguardanti il Piano di miglioramento sono state quindi esplicitate le modalità attraverso le quali l'Azienda, nel corso del 2013, dovrà raggiungere il risparmio richiesto di 15 milioni di euro. Per le azioni di lungo periodo, che impatteranno sull'intero triennio 2013-2015, verranno individuate le aree di intervento strutturale e di programmazione, in sede di assegnazione all'Azienda provinciale per i Servizi sanitari degli obiettivi 2013, al fine di consentire la sostenibilità delle spese in coerenza con la dinamica del bilancio provinciale.
Queste in sintesi le principali direttive per il 2013:
Direttive in materia di Personale. Si prevede il blocco parziale del turn-over nella misura del 60% per il personale sanitario e il blocco totale per il restante personale. Tale misura dovrà garantire un risparmio effettivo di spesa nell'ordine dei 4 milioni di euro.
Acquisto di beni sanitari e non sanitari. Attraverso l'effettuazione di nuove gare per l'approvvigionamento e l'implementazione di ulteriori azioni di controllo e razionalizzazione sul consumo di farmaci e degli altri dispositivi medici, si prevede un risparmio di spesa pari a 2,5 milioni di euro rispetto al fabbisogno 2012.
Manutenzioni e riparazioni in appalto di beni e attrezzature sanitarie e servizi in appalto. Viene richiesto, anche attraverso la rinegoziazione dei contratti vigenti, una riduzione della spesa per l'importo complessivo di 3,9 milioni di euro. Tale riduzione deve derivare principalmente dagli interventi di razionalizzazione sulle manutenzioni di immobili, impianti e attrezzature (compresi hardware e software) e sugli appalti principali fra i quali la cucina, la lavanderia e il riscaldamento.
Spese per incarichi e consulenze non sanitarie e altre spese di natura discrezionale. Il risparmio previsto è di almeno 200 mila euro rispetto al 2012.
Convenzioni sanitarie. Sotto il profilo delle convenzioni sanitarie e in particolare per l'assistenza ospedaliera e specialistica privata accreditata, si prevede un risparmio 900 mila euro rispetto al 2012 e inoltre nell'ambito delle direttive 2013 alle RSA saranno introdotti appositi meccanismi di efficientamento e razionalizzazione della spesa che consentiranno un risparmio di 1,1 milioni di euro.
Automazione dei processi e semplificazione amministrativa. In un'ottica di efficientamento complessivo del sistema anche l'Azienda sanitaria è chiamata a completare l'automazione dei processi per un risparmio pari a 500 mila euro.
(at) -