Giovedì, 26 Gennaio 2012 - 02:00 Comunicato 167

il Piano Convivenza sotto la lente come esperienza esemplare di "politica generativa"
LA RISPOSTA TRENTINA ALL'IMMIGRAZIONE FRA LE BUONE PRASSI DEL PROGETTO "GENIUS LOCI"

La "terza via" trentina alla convivenza, che promuove l'incontro fra le culture mettendo al centro la persona, riceve un nuovo importante riconoscimento. Questa volta l'approccio adottato in provincia di Trento di fronte al fenomeno migratorio è oggetto di un approfondimento inserito nel progetto "Genius Loci – L'Archivio della Generatività Italiana", ideato dall'Istituto Luigi Sturzo e dall'Alta Scuola in Media e Giornalismo dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Sul sito www.generativita.it la redazione del progetto ha pubblicato un'ampia scheda che racconta – anche attraverso un contributo video – le buone prassi trentine nel campo dell'immigrazione inserendole fra le esperienze italiane capaci di accordare senso e efficienza, tradizione e innovazione coinvolgendo il capitale umano, relazionale e sociale.-

Un'analisi che parte dal Piano Convivenza e arriva al Cinformi, la struttura operativa che ha il compito di attuare il documento programmatico elaborato dall'assessorato provinciale alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza.
Il Piano – si legge nel focus di Genius Loci – si chiama 'Convivenza' e non 'Integrazione'. Non a caso, il Piano scommette sull''interazione', cioè sui fenomeni associativi concreti di incontro tra 'nuovi trentini', disarmando in anticipo la pericolosità connessa a forme di autodifesa identitaria. Il fatto che il Cinformi riesca ad allineare le aspettative del privato su quelle del pubblico, e viceversa, non dipende solo da una volontà di ottimizzare i costi. È il principio – prosegue l'analisi – di un nuovo Trentino, un primo passo per mantenere la promessa della convivenza, anche e soprattutto coinvolgendo le cosiddette 'seconde generazioni', letteralmente prese tra due culture, perciò a rischio di incorporare conflitti ingestibili."
"Si tratta di una ulteriore, autorevole conferma – afferma l'assessore provinciale Lia Beltrami Giovanazzi – del fatto che stiamo camminando nella giusta direzione. In questa occasione voglio però sottolineare che il percorso di convivenza, per sua stessa natura, non vede protagoniste solo le istituzioni. I risultati raggiunti sinora e l'obiettivo di una piena coesione sociale si raggiungono infatti attraverso l'impegno di tutti: trentini, nuovi trentini e, naturalmente, l'ente pubblico. La grande attenzione riservataci dal progetto 'Genius Loci' quindi certamente valorizza la capacità dell'amministrazione di dare impulso a politiche capaci di armonizzare le tante culture presenti oggi in Trentino, ma premia anche questa sinergia fra cittadini e istituzioni."

Il progetto "Genius Loci – L'Archivio della Generatività Italiana"
L'obiettivo del progetto, ideato dall'Istituto Luigi Sturzo e dall'Almed (Alta Scuola in Media e Giornalismo dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano), è quello di recuperare le radici profonde del Paese capaci di accordare senso e efficienza, tradizione e innovazione coinvolgendo i molteplici "capitali" comunitari (umano, relazionale, sociale, economico). Caratteristiche, queste, delle esperienze che l'Archivio della generatività italiana racconta sul sito www.generativita.it. Il Comitato scientifico e la redazione hanno individuato alcuni casi esemplari dai quali far partire l'indagine. Il metodo di lavoro ha preso avvio dall'ascolto: concretamente, dopo una istruttoria preliminare, vengono incontrati, intervistati e osservati i "casi di generatività". Il risultato di questi incontri è il materiale disponibile sull'Archivio del sito: la narrazione di esperienze che hanno saputo reinventare la tradizione, hanno prodotto valori e significati, hanno saputo affrontare le sfide della contemporaneità in modo generativo.

La scheda sulla risposta trentina all'immigrazione nell'Archivio della Generatività Italiana è disponibile al sito http://www.generativita.it/.
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