Venerdì, 10 Maggio 2013 - 02:00 Comunicato 1251

Questo il messaggio lanciato dal presidente della Provincia Alberto Pacher al convegno "Idrogeno, tra presente e futuro"
LA MOBILITÀ SOSTENIBILE ESISTE? IL TRENTINO LA STA CERCANDO

Il messaggio del presidente della Provincia autonoma di Trento Alberto Pacher è chiaro: "la mobilità sostenibile è un tema su cui il Trentino crede per preservare il proprio territorio e disegnare il suo futuro". Con queste parole Alberto Pacher ha aperto stamattina il convegno scientifico "Idrogeno, tra presente e futuro", tenutosi presso la Sala Depero della Provincia autonoma di Trento, organizzato dalla Provincia in collaborazione con Trentino Trasporti, Habitech e HyER, l'associazione europea delle municipalità e dei territori che promuovono la mobilità elettrica e l'utilizzo dell'idrogeno. "A partire dal riconoscimento delle Dolomiti come patrimonio dell'Unesco- ha affermato il presidente della Provincia Alberto Pacher – abbiamo iniziato ad interrogarci su come mantenere questo contesto e aggiornare di conseguenza il modo di vivere del nostro territorio. Il tema della mobilità sostenibile si inserisce quindi per noi in un contesto molto più ampio, che mira a sostenere processi innovativi a vario livello che coinvolgono anche le aziende locali attive in questo settore e i nostri centri di ricerca". Il presidente ha passato in rassegna molti esempi concreti che dimostrano come la mobilità sostenibile sia una realtà viva in Trentino: dalla sperimentazione dell'utilizzo dei minibus ad idrogeno durante i mondiali di Fiemme 2013, molto apprezzata e il cui utilizzo continua ancora oggi, alla volontà di trasformare l'autostrada del Brennero in un green corridor, grazie ad un accordo con il Tirolo e la Provincia autonoma di Bolzano, fino alla diffusione del bike sharing elettrico, con l'obiettivo di realizzare le colonnine di ricarica ogni 40 chilometri in tutto il Trentino entro il 2014. Infine, non si può dimenticare il Muse, che aprirà il prossimo luglio e avrà tra i suoi temi caldi la sostenibilità.-

Il convegno promosso questa mattina presso la Sala Depero è stata l'occasione per riflettere e confrontarsi sulle iniziative portate avanti sui territori in questi ambiti e delineare le prospettive future su questo tema così importante per il nostro sviluppo. In sala erano presenti, tra gli altri, molti rappresentati di regioni italiane che, come il Trentino, stanno portando avanti esperienze locali, con un'attenzione a quanto succede in Europa. È infatti la stessa Commissione Europea che invita gli stati membri ad investire sempre di più su questi temi e l'Associazione HyRE, di cui fa parte anche la nostra Provincia, è un raccordo fondamentale con le politiche europee. Ogni territorio deve infatti trovare la propria strada nella promozione della mobilità sostenibile, legata alle specificità locali, ma insieme si possono portare avanti iniziative e politiche anche a livello europeo, che promuove le tematiche della mobilità sostenibile (ossia nel campo delle celle a combustibile e all'idrogeno) attraverso una partnership pubblico privata – la Joint Technology Initiative "Fuel Celles and Hydrogen Joint Undertaking" - che dal 2008 ad oggi ha finiziato progetti di ricerca e sviluppo per circa un miliardo di euro, un impegno che presumibilmente verrà mantenuto anche per il futuro, soprattutto vista la centralità che il tema della sotenibilità continua ad avere nella prospettiva Horison 2020. E se un degli obiettivi dell'Europa è quello di dimostrare la validità e l'usabilità di queste nuove tecnologie, per promuoverle sul mercato, le iniziative promosse dal Trentino vanno sicuramente nella giusta direzione e hanno dimostrato come valga la pena investire in questo settore e rafforzare la presenza sul terriotrio di poli specifici dedicati alla sostenibilità, dove imprese e centri di ricerca possono collaborare su una direttrice fondamentale per il futuro del Trentino. "Mettendo insieme tutte queste esperienze e le competenze sviluppate sul territorio – ha concluso Alberto Pacher – ci porta ad immaginare qusto nostro territorio delle Alpi come una sorta di climaland, ossai un'area fortemente ispirata ai criteri della sostenibilità". (gf) -