Giovedì, 04 Ottobre 2012 - 02:00 Comunicato 3005

Il prossimo 9 ottobre, anniversario del disastro del Vajont
LA FONDAZIONE STAVA CELEBRA LA "GIORNATA NAZIONALE DELLE VITTIME DEI DISASTRI CAUSATI DALL'UOMO"

La "Giornata nazionale in memoria delle vittime di disastri ambientali e industriali causati dall'incuria dell'uomo" è solennità civile e viene celebrata ogni anno il 9 ottobre nella ricorrenza del disastro del Vajont. La Giornata nazionale è stata istituita con legge dello Stato, approvata dal Parlamento il 1' giugno 2011, al fine di promuovere attività di informazione e di sensibilizzazione per sviluppare una maggiore consapevolezza sulla necessità di tutelare la sicurezza e il patrimonio ambientale del Paese. Sarà celebrata, con l'adesione del Presidente della Repubblica a Tesero e a Cavalese per ricordare le 330 Vittime della catastrofe di Stava e dei due disastri della funivia del Cermis. Interverranno fra gli altri il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai e il direttore generale della Direzione per la difesa del suolo del Ministero dell'Ambiente Mauro Luciani.-

Nella nostra provincia la Giornata verrà celebrata in Val di Fiemme che fu teatro della catastrofe del 19 luglio 1985 in Val di Stava e dei due disastri della funivia del Cermis del 9 marzo 1976 e del 3 febbraio 1998, disastri che provocarono la morte di 330 persone e che furono dovuti tutti all'incuria dell'uomo.
La Giornata si terrà con l'adesione del Presidente della Repubblica a Tesero e a Cavalese per iniziativa della Fondazione Stava 1985 Onlus, dell'Associazione Memoria Condivisa, dei Comuni di Tesero e di Cavalese, della Magnifica Comunità di Fiemme e della Provincia Autonoma di Trento. Alla Giornata interverranno fra gli altri il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai e il direttore generale della Direzione per la difesa del suolo del Ministero dell'Ambiente Mauro Luciani.
Il programma prevede alle ore 11 la deposizione di fiori al monumento in memoria delle Vittime della Val di Stava nel cimitero di San Leonardo a Tesero, alle 11.30 la deposizione di fiori ai cippi che ricordano le Vittime dei due disastri della funivia del Cermis nel cimitero della Pieve a Cavalese e, alle 12, una cerimonia ufficiale nel Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme a Cavalese.
In serata, alle ore 21 al Teatro Comunale di Tesero, la Banda Sociale Erminio Deflorian proporrà, in collaborazione con la Filodrammatica Lucio Deflorian di Tesero, la serata dedicata a Stava con il concerto-racconto "L'acqua de Le Rü".
Le emittenti televisive Tca e Rttr manderanno in onda in serata la rappresentazione teatrale "Stava 19 luglio 1985" scritta da Luisa Pachera e messa in scena del GAD Città di Trento, mentre History Lab, il canale televisivo tematico della Fondazione Museo Storico del Trentino in onda sul canale 602 del digitale terrestre, proporrà, con inizio alle ore 21, tre serate dedicate alle Vittime della val di Stava e del Cermis: lunedì 8 ottobre verranno trasmessi il film "Stava 19 luglio" con Andrea Castelli e il documentario "Ricordi Stava?", mercoledì 10 ottobre verrà messo in onda il monologo "Ciò che non si può dire" scritto da Pino Loperfido e interpretato da Andrea Castelli e giovedì 11 ottobre verrà proposto il LAB sulla Fondazione Stava 1985 Onlus.

La catastrofe della Val di Stava e la Fondazione Stava 1985
Erano le 12.22'55" del 19 luglio 1985 allorché 180.000 metri cubi di acqua e fango sprigionatisi a seguito del crollo delle discariche della miniera di fluorite di Prestavèl travolsero la valle di Stava, provocando la morte di 268 persone ed ingenti distruzioni.
Oggi Stava è tornata a essere quell'accogliente località turistica che era prima del disastro.
Il ricordo tuttavia non è sopito. Anzi! L'impegno dei familiari delle Vittime e degli Enti pubblici rappresentativi delle comunità colpite si è concretizzato nella costituzione della Fondazione Stava 1985 Onlus, alla quale partecipano in veste di soci fondatori anche il Comune di Tesero, la Magnifica Comunità di Fiemme e i Comuni di Longarone e di Cavalese colpiti dalle analoghe catastrofi del Vajont e della funivia del Cermis.
La Fondazione Stava 1985 Onlus si è posta il compito della "memoria attiva" - come ha sottolineato l'allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che ha concesso alla Fondazione l'Alto Patronato del Capo dello Stato per la durata del suo mandato - per far in modo che non si ripetano avvenimenti simili, inutili e prevedibili.

Il disastro della funivia del Cermis del 9 marzo 1976
Il 9 marzo 1976 una delle cabine della funivia del Cermis precipitò al suolo provocando la morte di 42 persone.
Il procedimento penale permise di accertare che gli addetti all'impianto avevano disinserito il sistema di sicurezza che faceva scattare il freno d'emergenza ogni qualvolta la fune traente urtava la fune portante.
A seguito di forti oscillazioni la fune traente si sovrappose alla fune portante e, essendo disinserito il sistema di sicurezza, la tranciò, provocando la caduta della cabina.

Il disastro della funivia del Cermis del 3 febbraio 1998
Il 3 febbraio 1998, durante un volo di esercitazione, un aeroplano del Corpo dei Marines ha tranciato la fune portante della funivia del Cermis, provocando la caduta di una delle due cabine e la morte di 20 persone.
Malgrado la Corte Marziale americana abbia assolto da ogni accusa il pilota e il navigatore, dalla relazione della Commissione Parlamentare d'inchiesta emerge chiara la responsabilità dell'equipaggio del aeromobile, che compì una spericolata acrobazia sotto i cavi della funivia, e dei loro superiori, che già in passato avevano tollerato simili comportamenti.
Anche i disastri del Cermis sono stati causati dallo stesso disinteresse per la sicurezza dei terzi, dalla stessa leggerezza e superficialità, dalla mancata coscienza delle personali responsabilità che sono stati causa della catastrofe della Val di Stava e di tante analoghe sciagure provocate dall'incuria e dalla colpa dell'uomo.

In allegato il programma -