Lunedì, 26 Novembre 2012 - 02:00 Comunicato 3676

Ieri a Tassullo l'evento conclusivo del corso di cucina per le nuove trentine
LA CONVIVENZA SI ALIMENTA ANCHE A TAVOLA

Anche la tavola può diventare luogo di incontro fra culture. La dimostrazione concreta arriva dalla seconda edizione del corso di cucina rivolto alle "nuove trentine" che ieri ha visto a Tassullo l'evento conclusivo. Un momento conviviale, un pranzo preparato alla fine di un percorso di circa tre mesi che per le donne di origine straniera ha rappresentato un grande passo verso una piena inclusione sociale. Sono proprio le donne, infatti, a rischiare più di altri di "pagare" il prezzo del percorso migratorio in termini di isolamento per le minori opportunità di socializzazione.
Ma il corso di cucina, organizzato con il sostegno del Cinformi dell'assessorato provinciale alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza e realizzato in collaborazione con l'associazione "Intrecci", con le Donne Rurali della Val di Non e con le donne Viola di Cavareno, ha rappresentato una grande opportunità per valorizzare "non solo" le nuove trentine, ma anche le competenze di chi ha seguito queste donne trasmettendo loro la propria competenza. Ed è stato anche stavolta il cuoco Carlo Bacca ad impegnarsi in questa avventura superando la propria malattia, la Sla, attraverso l'impegno a favore della comunità.-

Il percorso formativo culinario, intitolato "Le tre tazze di tè", si è articolato in due cicli, nel Comune di Tassullo e nel Comune di Cavareno, coinvolgendo quaranta donne di origine straniera e avvicinandole alle tradizioni del territorio che le ha accolte.
Ieri a Tassullo il pranzo conclusivo del progetto ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali della Provincia, delle amministrazioni locali e della Comunità di Valle. "L'evento di oggi – ha detto l'assessore provinciale alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza Lia Giovanazzi Beltrami – esprime l'abbraccio nato dall'incontro fra trentini e nuovi trentini. Trovarsi a tavola diventa il simbolo di una condivisione ben più ampia: il confronto fra tradizioni e culture diverse, ma prima ancora la condivisione dei vissuti personali, delle difficoltà e delle speranze di chi in questo progetto si è messo in gioco per imparare o per insegnare. Ognuno di noi porta con sé una storia e un percorso diversi, ma queste iniziative ci riuniscono sotto un valore pregnante di questa terra, la solidarietà. Una solidarietà che presuppone una comunità aperta - quale è il Trentino - inclusiva e capace di riconoscere il valore della persona in ogni cittadino del mondo, dentro e fuori dai confini provinciali".
Il corso di cucina rientra quindi nell'ampio disegno di convivenza che rende già oggi la provincia di Trento un modello di coesione sociale. L'iniziativa conclusasi ieri è giunta dopo un articolato percorso avviato da alcuni anni in Val di Non a favore delle nuove trentine in collaborazione con la Consigliera di Parità Eleonora Stenico.
Per valorizzare ulteriormente la formazione da poco conclusa, è stato realizzato un ricettario (con traduzioni anche in lingua araba e romena) che presenta piatti trentini ma anche pietanze proposte dalle donne che hanno partecipato al progetto. (ac) -