Domenica, 26 Febbraio 2012 - 02:00 Comunicato 472

Il portavoce del ministro Riccardi: "La vostra è una esperienza all'avanguardia su immigrazione e solidarietà internazionale"
LA CONVIVENZA DEL TRENTINO PROTAGONISTA AL "VILLAGGIO SOLIDALE" DI LUCCA

La "terza via" trentina, con il Cinformi e il modello di convivenza adottato con successo in provincia di Trento, con particolare riferimento all'associazionismo e al volontariato dei "nuovi trentini", sono stati oggi protagonisti al "Villaggio solidale", il Salone del Volontariato italiano in programma fino a stasera a Lucca. Quattro giorni di eventi hanno animato il Polo Fieristico per la seconda edizione della manifestazione, punto di riferimento del settore per organizzazioni, enti e istituzioni. Il "Villaggio solidale" è stato organizzato dal Centro Nazionale per il Volontariato, dalla Fondazione Volontariato e Partecipazione e dal Centro Servizi Volontariato Toscana, con la collaborazione di Regione Toscana e Lucca Fiere e Congressi. Alla rassegna, aperta con il saluto del Capo dello Stato Giorgio Napolitano, ha partecipato oggi l'assessore alla Solidarietà internazionale e alla Convivenza della Provincia autonoma di Trento Lia Beltrami Giovanazzi, intervenendo alla sessione di lavori intitolata "Volontariato e immigrazioni."-

"Il Trentino – ha detto l'assessore – è stata terra emigrazione ed oggi è laboratorio di scambio culturale. Il volontariato e la capacità di inclusione sociale sono nel dna della nostra comunità e in tal senso l'immigrazione rappresenta una grande opportunità. Attraverso il Piano Convivenza elaborato dall'assessorato e approvato dalla Giunta provinciale vogliamo avvicinare proprio 'nuovi trentini' e mondo del volontariato. Questo percorso si trova in una fase già avanzata e i migrantes giunti in Trentino sono già entrati in molte fra le realtà che animano il 'cuore pulsante' della comunità, come i Nu.Vol.A, la SAT, la Croce Rossa e i Vigili del Fuoco. E fra gli esempi più recenti, l'emergenza umanitaria Nord Africa rappresenta una fra le più significative dimostrazioni dell'impegno dei migrantes e del valore della rete del volontariato sul territorio provinciale: trentini e nuovi trentini si adoperano fianco a fianco in un progetto che va ben oltre la semplice accoglienza e il soddisfacimento dei bisogni primari, consentendo tra l'altro, grazie al loro impegno, un notevole risparmio di risorse pubbliche. E fuori dal territorio provinciale i nuovi trentini, attraverso le loro associazioni, sono impegnati anche nella solidarietà internazionale, collaborando alle tante iniziative di cooperazione allo sviluppo che vede la nostra provincia protagonista sulla scena mondiale. Insomma, l'impegno dei migrantes nel volontariato è una strada maestra per consentire loro di entrare nel cuore della comunità di cui oggi fanno parte. Una comunità che non vuole 'assimilare' o limitarsi a 'integrare' spogliando i migrantes della loro identità, ma che intende valorizzare le differenze mettendo al centro la persona."
Il bilancio della sessione di lavori è stato tracciato da Giovanni Grasso, portavoce del ministro per la Cooperazione internazionale e l'Integrazione Andrea Riccardi e giornalista di Avvenire.
"L'incontro di oggi – ha detto Giovanni Grasso – ha rappresentato una preziosa opportunità di conoscenza di buone prassi ed esperienze positive. Un'occasione, in particolare, per conoscere ulteriormente e ancora più dettagliatamente l'esempio del Trentino, notoriamente laboratorio di innovazione all'avanguardia nel campo dell'immigrazione e della solidarietà internazionale."
Al "Villaggio" ha partecipato con uno stand anche il Cinformi, Centro informativo per l'immigrazione della Provincia autonoma di Trento, tra l'altro soggetto attuatore del Piano Convivenza. Lo stand, al quale oggi era presente il coordinatore del Cinformi Pierluigi La Spada, è stato allestito mettendo in risalto proprio le azioni e le parole chiave del Piano. Lo spazio espositivo è stato organizzato e gestito in collaborazione con il settore Volontariato del Servizio politiche sociali e abitative della Provincia. Una preziosa opportunità, in un vero e proprio crocevia di autorevoli soggetti quotidianamente impegnati nel campo del sociale, per far conoscere ulteriormente al grande pubblico la risposta trentina al fenomeno migratorio.
Nelle quattro giornate di svolgimento il Villaggio solidale è stato animato infatti da più di 50 eventi, mentre sono state oltre 100 le realtà coinvolte e circa 200 i relatori.
(ac) -