Sabato, 22 Dicembre 2012 - 02:00 Comunicato 4013

"Inaugurato" oggi, dopo alcuni mesi di sperimentazione, con l'assessore Ugo Rossi
LA CONCILIAZIONE ANCHE NEI PICCOLI PAESI DI MONTAGNA: L'ESEMPIO DEL NIDO DI BEDOLLO

Per i piccoli comuni di montagna poter contare su un asilo nido "di prossimità" significa allontanare il rischio di spopolamento, contrastare la tendenza all'invecchiamento, ma anche conciliazione e dunque maggiori opportunità di crescita e sviluppo delle famiglie e quindi dell'intera comunità. La maggiore difficoltà dei centri meno abitati, rispetto alle zone urbane, a dare risposta ai bisogni di conciliazione obbliga però a cercare soluzioni nuove e flessibili, "alleanze" e disponibilità fra soggetti diversi. E' quanto si è fatto ad esempio a Bedollo, dove stamane si è ufficializzato l'avvio, dopo alcuni mesi di sperimentazione, del micro nido comunale (20 posti, 18 dei quali ora coperti da altrettanti bambini del paese e provenienti dai comuni vicini). All'"inaugurazione", accanto al sindaco Narciso Svaldi, al presidente della locale Cassa Rurale Emanuale Giovannini ed al presidente della cooperativa Antropos Renzo Pichler, anche l'assessore alle politiche sociali Ugo Rossi.-

Un nido "particolare" quello di Bedollo: i locali sono stati messi a disposizione da una banca "col cuore solidale", la Cassa Rurale Pinetana, Fornace Seregnano, la gestione è affidata dal Comune alla Cooperativa Antropos, che garantisce un servizio di qualità i cui costi sono coperti dai buoni di servizio erogati dalla Provincia a favore delle mamme dei bambini. Una particolarità che non si vuole rimanga un caso isolato e che indica una strada nuova anche per altre amministrazioni. Oltre tutto, l'asilo nido è stato realizzato in tempi veloci, appena un anno.
"In un territorio come il nostro - ha ribadito anche oggi a Bedollo l'assessore Rossi - le risposte ai bisogni di conciliazione vanno obbligatoriamente differenziate e adattate in base alle esigenze e alle possibilità dei singoli territori, sostituendo nei piccoli centri il modello "urbano" con un mix di servizi". -