Venerdì, 25 Maggio 2012 - 02:00 Comunicato 1433

Al convegno promosso dall'ospedale di Rovereto l'eccellenza della chirurgia internazionale
LA CHIRURGIA ENDOSCOPICA DELLA BASE CRANICA AL CASINÒ DI ARCO

Si è aperta stamattina, al Casinò di Arco, il convegno "Chirurgia endoscopica mini invasiva della base cranica", organizzato dall'ospedale di Rovereto. Le frontiere della chirurgia della base cranica per l'asportazione di tumori al centro dei lavori, aperti, nel pomeriggio, dall'assessore alla salute e politiche sociali della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi. Fra i presenti anche una delegazione di medici del Kosovo, nonché del Ghana e dell'Etiopia, paesi interessati alle iniziative di formazione che coinvolgono il personale medico trentino realizzate dalla Provincia autonoma, sulla base dell'accordo sottoscritto con l'Azienda provinciale per i Servizi sanitari.-

"Si tratta di un'esperienza che ci arricchisce reciprocamente - ha detto l'assessore Rossi in apertura delle relazioni pomeridiane - e che ci permette di approfondire tematiche innovative importanti per il futuro della sanità, anche trentina, il tutto in una logica multidisciplinare. Quindi formazione, ma anche attenzione a lavorare sempre più in équipe, che è quello a cui dobbiamo puntare tutti assieme. Le nostre strutture sanitarie - ha proseguito l'assessore - devono essere in grado di lavorare sempre di più in rete, ricercando la specializzazione ma anche presidiando la dimensione umana. Mi pare che questa modalità di approccio sia propria dell'esperienza della Neurochirurgia di Rovereto, del dottor Conti e di tutti gli altri colleghi che operano con lui in questi progetti di formazione rivolti ad altri Paesi, dei quali non possiamo che condividerne gli obiettivi".
Fra il pubblico anche l'assessore provinciale alla solidarietà internazionale e alla convivenza, Lia Giovanazzi Beltrami, nonché l'assessore alla cultura e ambiente del Comune di Arco, Massimiliano Floriani.
Il segretario scientifico del convegno, Michele Conti, nell'aprire i lavori, ha quindi evidenziato gli obiettivi di questo congresso medico: "Vogliamo restare al passo e stimolare le nostre menti. Queste tecniche innovative ci consentono da un lato di intervenire in modo rapido e non invasivo, dall'altro di favorire la collaborazione multidisciplinare".
Al Casinò, nel corso della giornata, si sono alternati interventi di illustri medici, sia italiani che provenienti dal resto del mondo. Fra questi anche alcune eccellenze italiane, che hanno affiancato il dottor Michele Conti, neurochirurgo all'ospedale di Rovereto, come: il professor Giampietro Pinna, docente di neurofisiologia e neurochirurgia alle Università di Verona e di Modena; il dottor Umberto Maria Ricci, dirigente medico presso il Dipartimento di Neurochirurgia Ospedaliera dell'Ospedale Borgo Trento di Verona; il dottor Fabrizio Silvagni del reparto di Otorinolaringoiatria dell'Ospedale di Cittadella; nonché il dottor Domenico Billeci, direttore del Nucleo Cure Palliative presso l'Ulss Alta Padovana a Camposampiero e Cittadella. Ospite d'onore è stato il professor Daniel Prevedello, protagonista delle relazioni di stamattina. Prevedello, che ha lavorato al centro di neuroendoscopia della base cranica del Centro Universitario di Pittsburgh, negli Stati Uniti d'America, è l'attuale direttore di neurochirurgia endoscopica dell'università dell'Ohio a Columbus, ed ha presentato questa speciale tecnica chirurgica mini invasiva che consente di asportare lesioni tumorali del cranio e dell'encefalo senza l'apertura della teca cranica, ma utilizzando ottiche e strumenti attraverso il naso. In sala numerosi medici neurochirurghi, otorino laringoiatri, radiologi, radioterapisti, oncologi e endocrinologi.
Molto interesse è stato espresso anche dai medici del Kosovo, dell'Etiopia e del Ghana. In questi ultimi due Paesi, ma anche in Zimbabwe, sono stati realizzati corsi di formazione per il personale medico locale, per la cura della patologia dell'idrocefalo, molto diffusa tra i bambini. E questo grazie a un progetto avviato da un paio d'anni dalla Provincia autonoma di Trento, in collaborazione con l'Azienda provinciale per i servizi sanitari, e le associazioni trentine che operano in vari paesi dell'Africa.
La delegazione dei medici africani, assieme all'ambasciatore del Ghana in Italia Evelyn Anita Stokes-Hayford, già più volte in Trentino per il coordinamento di alcuni progetti di cooperazione anche in campo sanitario, rimarrà in Trentino per alcuni giorni: la prossima settimana frequenterà un corso di formazione di tre giorni presso il reparto di Neurochirurgia dell'ospedale di Rovereto. (at)

Immagini, interviste e riprese a cura dell'Ufficio Stampa

Video Intervista Daniel Prevedello

Video Intervista Michele Conti -