Venerdì, 26 Maggio 2023 - 19:00 Comunicato 1579

L'innovazione non si ferma: è un processo che va gestito

“Le nuove frontiere dell'editoria digitale”, come può cambiare l'informazione, quali sono le potenzialità e i problemi che possono sorgere con i nuovi mezzi a disposizione e con le tante evoluzioni che stanno cambiando in continuazione questo mondo? Il giornalista Luca De Biase ne ha parlato con Alberto Barachini, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’informazione e l'editoria.
“Cercare di capire in anticipo possibilità e rischi - ha detto Barachini - è il compito di chi governa, di chi deve prendere decisioni che possono ricadere sulla società. Siamo in sintonia con il titolo del Festival: anche noi dobbiamo guardare al futuro del futuro e provare ad interpretarlo”.
FESTIVAL DELL'ECONOMIA Le nuove frontiere dell’editoria digitale Nella foto: Alberto BARACHINI, Luca DE BIASE Data 26 maggio 2023 Luogo: FILARMONICA [ Alessandro Eccel - Archivio Ufficio Stampa PAT]

“L'informazione va sostenuta e va sostenuta quella pubblica e quella privata - è fondamentale favorire il pluralismo. Come possiamo farlo? Con i fondi, certamente. Destinandoli a chi può stare sul mercato, alle testate tradizionali per sostenere la loro capacità di assunzioni e crescita. Ma anche supportando le aziende nell'innovazione. Aiutare nel non restare ferme sulle loro posizioni ormai superate: l'innovazione tecnologica non si ferma. E' una realtà con cui fare i conti. Si può scegliere di gestire il cambiamento perché sia un processo positivo”.

Si sofferma su aspetto problematico in Italia Luca De Biase, l'incapacità di capire “l'informazione”: “C'è l'intenzione di investire anche per far crescere una cultura della buona informazione, perché i si impari a distinguere l'informazione dalla pubblicità?”

“L'informazione viene zuccherata – ammette Barachini - per attrarre l'interesse del pubblico. E il digitale ha favorito questo fenomeno: con i social le notizie diventano importanti secondo un criterio di appetibilità, in base ai “like” e non per un vero interesse giornalistico. Questo è un aspetto a cui prestare attenzione”.

Nella tavola rotonda che è seguita sono stati Mirja Cartia d’Asero, amministratrice delegata Gruppo 24 ORE e John Ridding, CEO, Financial Times Group a cercare di fare il punto sulle nuove strade che l'informazione può e deve percorrere per stare “al passo con i tempi”.

“Siamo nel mezzo di una grande trasformazione, di un cambiamento epocale. Credo che il futuro dei media dipenderà dalla qualità dell'informazione. Siamo consapevoli che abbiamo delle responsabilità nei confronti dei lettori. Nel cambiamento, che va perseguito, dobbiamo cercare di mantenere alta la qualità ed anche il pubblico saprà adattarsi", sottolinea l'amministratrice delegata del Gruppo 24 ORE Mirja Cartia d'Asero.

Concorda su tutti i punti John Ridding, SEO che ha fatto di Financial Times Group una delle principali organizzazioni di informazione economica riconosciuta a livello internazionale per la sua autorevolezza, integrità e accuratezza. Sotto la sua guida, il FT si è guadagnato una reputazione per l'innovazione aziendale e la trasformazione digitale. “Alla qualità - aggiunge Ridding – va affiancata la trasparenza del messaggio, è fondamentale essere corretti. Davanti ad un errore non nascondersi o coprirlo ma ammetterlo e correggersi: la fiducia è tutto.”

(Mg)


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