
In apertura di intervento l’assessore ha fatto il punto sul mercato del lavoro in provincia di Trento e sulle dinamiche - segnato dalla fase post pandemia prima, dalle tensioni internazionali e dall’aumento dei prezzi poi - ma capace di performance in crescita nell’ultimo anno e mezzo.
“Nel terzo trimestre 2022 gli occupati sono 250.000, la disoccupazione è calata al 3,5% e il tasso di occupazione in provincia ha raggiunto il 78,6%, in crescita di 1,6 punti rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un tasso di occupazione femminile del 64,3%”, ha spiegato l’assessore. notare l’assessore.
Accanto a questi indicatori positivi, l’assessore ha posto l’accento anche su quegli elementi che meritano attenzione e su cui il sistema Trentino può crescere e migliorare.
“Sono sempre di più le imprese trentine che fanno fatica a reperire manodopera qualificata, il 73%, contro il 65% del Nord Est e il 60% del resto d’Italia - ha spiegato Spinelli -. Un fenomeno complesso, che si può spiegare con un livello di disoccupazione arrivato a livelli strutturali, la non completa attivazione dell’occupazione femminile e giovanile, il mismatch tra domanda e offerta, il costo della vita più elevato nella nostra provincia. Uno scenario così complesso non può essere migliorato dal solo operare dell’ente pubblico, che può però creare un contesto più favorevole, ma serve un lavoro comune che deve fattivamente coinvolgere parti sociali ed imprese”.
Nella sua relazione, il segretario uscente Andrea Grosselli, ha affrontato alcuni temi considerati strategici e prioritari per il futuro del Trentino: crescita dei salari e qualità del lavoro, giovani, welfare, sostenibilità.
“Su tutti questi aspetti l’amministrazione provinciale è attenta - ha continuato l’assessore -. Stiamo lavorando per dare concretezza a quanto emerso durante gli Stati generali del lavoro, abbiamo avviato importanti riforme anche nel campo delle politiche attive del lavoro, solo in questa legislatura abbiamo sottoscritto 60 accordi sindacali per un valore di 180 milioni di euro”.
L’assessore ha poi ricordato la mole di investimenti pubblici stanziati da Piazza Dante, con un miliardo e mezzo di euro in infrastrutture, 750 milioni dei quali già stati investiti nel corso di questa legislatura, e la messa a terra dei progetti collegati al PNRR, “una partita da circa 1,6 miliardi di euro che si tradurranno in interventi per asili nido, scuola, digitale, rilancio dei territori, per la mobilità sostenibile, nonché il Programma GOL (Garanzia Occupabilità Lavoratori) rivolto a potenziare le possibilità d’inclusione di persone disoccupate e altre categorie di lavoratori fragili.
Riguardo agli interventi per sostenere il potere d’acquisto e le famiglie dall’aumento dell’inflazione, l’assessore ha ricordato come si sia “messo in campo il bonus bollette, adeguato l’assegno unico provinciale, misura questa adottata anche ascoltando le richieste del mondo sindacale. Noi ci siamo e continueremo a fare la nostra parte - ha concluso Spinelli- e non saremo sordi nei confronti del mondo economico e sociale, perché il lavoro, oltre a dare dignità alle persone, è un valore fondante dell’autonomia, conquistata con coraggio, fatica e che con slancio dobbiamo continuamente cercare di valorizzare”.