
“Biloslavo – scrive l’assessore – è apprezzato per la sua grande professionalità e per la sua quarantennale carriera, durante la quale si è contraddistinto come uno dei migliori reporter al mondo con servizi su guerre dimenticate, dall'Afghanistan all'Africa, fino all'Estremo Oriente. Impedire ad una persona di parlare, di diffondere le proprie idee è un fatto gravissimo, perché informare, ci tengo ancora una volta a sottolinearlo, è uno dei più sacrosanti diritti di un Ateneo e di uno Stato democratico così come il diritto al confronto civile. Di certo – aggiunge Bisesti – con l'Università degli Studi di Trento, provvederemo a realizzare l'evento: non sarà un gruppo di intolleranti, maleducati e violenti a fermare il diritto di dialogare civilmente in Trentino".
"Questi comportamenti non devono ripetersi, perciò, dopo aver portato le mie scuse personali e a nome della comunità trentina al giornalista prima invitato e poi boicottato, ho chiesto al rettore un confronto sulla situazione, soprattutto della Facoltà di Sociologia e di questi violenti".