Giovedì, 21 Aprile 2022 - 11:39 Comunicato 1060

Al centro il tema delle Case di Comunità finanziate dal PNRR
L'assessorato alla salute incontra la Consulta provinciale della salute

L'assessore alla salute, il dirigente generale dell'Apss Antonio Ferro e il dirigente generale del Dipartimento salute, Giancarlo Ruscitti, e Gino Gobber, direttore facente funzione dell'Integrazione socio-sanitaria dell'Apss, hanno incontrato ieri pomeriggio la Consulta provinciale della salute sul tema delle Case di Comunità e sui fondi del PNRR relative, rispondendo alle sollecitazioni contenute nella nota inviata alla Provincia autonoma dalla stessa Consulta della salute.
Un momento dell'incontro tra assessorato, Apss e Consulta [ Ufficio stampa Pat]

Le risorse, pari a 1,5 milioni di euro per ciascun edificio (sono previste 10 Case di Comunità), sono destinate alla ristrutturazione degli immobili, ha spiegato l'assessore alla salute. La collocazione delle Case di comunità, ove possibile, sarà vicino agli ospedali per poter gestire la parte prettamente non sanitaria e distribuite sul territorio per garantire la capillarità, tenendo conto dei servizi già presenti da valorizzare, ha sottolineato ancora l'assessore alla salute.

Il direttore generale Ruscitti ha chiarito come ci sia un disegno complessivo nella riforma della sanità trentina al fine di avvicinare i servizi sanitari a chi vive sul territorio.
Il direttore generale di Apss Ferro ha evidenziato come il PNRR preveda risorse per le strutture immobiliari e non per il personale. E ha chiarito come la riorganizzazione della sanità trentina contenga già spunti presenti nelle sollecitazioni della Consulta della salute. Ad esempio, ha detto Ferro, il fatto che "il paziente è al centro del progetto" e che tra gli aspetti innovativi ci sono la capacità di coniugare l'elemento socio-sanitario e quello sociale e i dipartimenti transmurali che mettono in contatto l'ospedale con il territorio. "Nella messa a terra della riforma sanitaria - ha chiarito il direttore generale Ferro - verranno definiti gli aspetti di dettaglio della cornice disegnata dalla riorganizzazione". Il dottor Gobber ha sottolineato come per le Case di comunità sia fondamentale "farle funzionare con nuovi slanci organizzativi".

Da parte della Consulta della salute sono state esposte le richieste relativamente alle Case di Comunità e alla loro collocazione, alle funzioni da inserirvi e alla necessità che nel contesto della riforma della medicina del territorio sia compresa e valorizzata la parte socio sanitaria e sociale esistente e da potenziare (nuovo modello di welfare). Da parte del presidente della Consulta Renzo Dori è arrivata una dichiarazione di collaborazione: "Vogliamo assieme a voi e alle associazioni che rappresentiamo chiarire come una riforma importante come quella delle Case di comunità è coniugabile nel contesto trentino della riforma della medicina del territorio" ha detto Dori. E ha chiesto che la Consulta provinciale per la salute venga consultata per poter dare un contributo a un percorso condiviso di riforma della sanità trentina.



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